Paolino D’Anna lavora, assieme a Luigi Brugnaro nel consiglio comunale ed è un membro attivo del movimento Progetto Civico
Paolino D’Anna è un membro del consiglio comunale assieme a Luigi Brugnaro ed un importante membro di Progetto Civico, un movimento che presenzia in ben 12 comuni veneti.
Nonostante non sia facile far nascere un movimento senza denaro e finanziatori Progetto Civico è stato portato avanti grazie alla forte passione dei suoi membri. Questo è un movimento civico della città metropolitana quindi della ex provincia di Venezia. Il movimento è formato da 16 consiglieri comunali. Tutti eletti nelle liste civiche dei vari comuni. Ad accomunarli è la passione e la promessa di portare a termine le proprie idee in modo concreto.
Essi sono legati al territorio locale, alle persone, afferma Danna. Il loro portavoce è Alessandro Perazzolo, assessore al commercio di Jesolo. Egli è un cittadino che lavora per il proprio territorio. La vice portavoce è una consigliera comunale di Dolo, Carlotta Vazzoler mentre il Presidente è Francesco Piccolo. Sono tutte persone conosciute nel proprio territorio, perone vicine ai cittadini perché Progetto Civico ruota attorno alle persone e a ciò che vogliono.
Il movimento è orientato verso il centro destra infatti appoggeranno alle elezioni i Spinea la candidata del centro destra Martina Bernader.
Dato il loro desiderio di ingrandirsi e di diventare più influenti per le prossime amministrative hanno pensato di fare un percorso su alcuni argomenti importanti e hanno visto nel movimento del Popolo e della Famiglia un alleato. Infatti, il loro progetto ruota attorno alla famiglia, all’ambiente e alla sicurezza.
Danna è anche un politologo. Egli sostiene che per le prossime amministrative del comune di Venezia, dove la Lega ha dichiarato di non voler più sostenere Brugnaro sono ancora tutte da giocare. Secondo la sua opinione bisogna ancora vedere le elezioni europee, nulla è già deciso. Danna afferma anche che un’alleanza di centro destra gioverebbe a molti e sostiene Brugnaro affermando che, da quando è al potere il debito pubblico sia sceso da 800 milioni a 740 milioni in 4 anni. E che il bilancio sia stato approvato ogni anno, cosa molto importante per la pianificazione.
Ottimo intervento, Paolino. Chiaro, pacato concreto ed efficace. Sei riuscito a fornire, a mio vedere, l’immagine rassicurante di un “vecchio” amico cui potersi rivolgere per discutere dei problemi comuni. E magari, trovarvi delle soluzioni. In un contesto pervaso di fumosità, inconcludenza e arroganza, mi sembra già un buon indice di differenziazione. Se posso fare un’osservazione, avrei precisato all’intervistatrice, quando dice “…probabilmente siete ancora troppo deboli per incidere sulle politiche della famiglia…” che se è vero che in una democrazia contano i numeri, è la forza delle idee a farli contare per davvero.