Paolo Cuman: il 13 maggio si svolgerà in laguna un raduno delle remiere per lanciare un grido d’allarme.
L’area a nord del Ponte della Libertà si sta interrando rendendo ormai la navigazione possibile soltanto in poche aree circoscritte. Soltanto tre dei cento archi sotto il ponte consentono alle imbarcazioni di passare. Gli altri sono occlusi da ostriche e detriti.
Il portavoce del polo nautico di San Giuliano che riunisce velisti canoisti e vogatori Paolo Cuman, ci racconta l’agonia a chi è condannato quel tratto di laguna se non si procede allo scavo e soprattutto se non si finanzia uno studio. I veneziani avevano dirottato i corsi dei fiumi Piave, Sile e Brenta per continuare a vivere nell’isola e ora urge una soluzione drastica.