Paolo della Corte, fotografo e insegnante all’Accademia di Belle Arti, ha allestito una mostra molto interessante. Si tratta di una serie di ritratti di veneziani, esposti a San Giovanni in Bragora a Venezia, in campo Bandiera e Moro.
La collezione di ritratti
L’idea della collezione di ritratti nasce dalla volontà di ritrarre Venezia tramite i suoi cittadini, i veneziani. Scaturisce da un’emozione interiore dell’artista nel passeggiare per la città e capire come sia ormai diventata difficile da vivere a causa dalla numerosa folla di turisti.
La mostra esprime tale problematica in una serie di 30 ritratti di veneziani, personaggi pubblici ma anche persone comuni, come artigiani, pescatori, maestri vetrai.
Il fotografo Paolo della Corte ha deciso di ritrarli nell’ambiente della Laguna, proprio tra le masse di turisti che inondano la città quotidianamente.
I personaggi sono ritratti fermi mentre le persone attorno scorrono, come un’onda, tanto da rendere la realtà circostante come un muro. Una barriera che crea attorno al soggetto un senso di claustrofobia e di alienazione.
I veneziani ritratti
I soggetti ritratti sono i veneziani, tra persone che rappresentano una parte importante di Venezia e quelle persone che invece ne rappresentano la quotidianità.
Persone che si presentano come conservatori della realtà veneziana. Tra di essi vi è un ristoratore di San Marco, Alaimo; una giovane ricercatrice; Franca Coin, che si impegna nella conservazione dei monumenti. Piero Dri, uno degli ultimi forcolai; Marco Gasparinetti; Donata Grimani, Serena e Nuria Nono, parte di alcune delle antiche famiglie veneziane.
Vivere a Venezia
Questo gruppo di ritratti rappresenta l’ultimo di una trilogia, accomunati dal rappresentare coloro che hanno avuto il coraggio di scegliere di rimanere e vivere a Venezia.