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Cantiere Vittoria di Adria, un secolo di orgoglio Veneto

Cambio della guardia al Cantiere Navale Vittoria di Adria. Il nuovo presidente dell’azienda veneta specializzata in imbarcazioni militari, paramilitari, da lavoro, commerciali e da trasporto fino a 100 metri di lunghezza, è Paolo Duò. Sentiamo i suoi progetti in questa intervista

“E’ una grande soddisfazione” dice Duò riguardo la sua nomina  “ma considero la nostra famiglia tutta una sola presidenza”. Il cantiere Vittoria può ormai vantare cento anni di storia, e Paolo Duò rientra solo nella terza generazione di gestori della struttura.

Cantiere Vittoria di Adria, un secolo di orgoglio Veneto

“La strategia rimane sempre la stessa” afferma il neo presidente riguardo alla sua futura gestione.  Le intenzioni sono di muovere la compagnia dentro a nuovi mercati, con l’input della quarta generazione di futuri soci. E’ così che è nato il cantiere Vittoria Yacht, nuovo stabilimento per la produzione di navi di lusso che sorgerà nell’area di Monfalcone con dietro un massiccio investimento.

“Noi volevamo rimanesse in Veneto…purtroppo certe normative ambientali non lo consentono, ma qui al Vittoria continueremo a produrre i nostri scafi”

L’ambizioso progetto prevede due bacini fissi in grado di contenere scafi fino alla lunghezza di 50 metri, e di iniziare la costruzione già dalla primavera del 2021, con design all’avanguardia.

Il cantiere Vittoria è non solo competitivo a livello di mercato ma è stato anche esemplare nella gestione del Covid.

“E’ stato un momento difficile e faticoso” afferma Duò riguardo all’impatto della pandemia sulla società. “Voglio ricordare che noi siamo stati tra i primi a chiudere per preservare i nostri operai e la sanità pubblica di Adria”.  Chiuso una settimana prima del lockdown e riaperto tre settimane dopo, il cantiere Vittoria ha tempestivamente sanificato e attrezzato gli spazi di lavoro con dispenser e mascherine. E’ per tre mesi che il cantiere incorre nei costi relativi a queste difficili condizioni.

“E’ un costo importante, e speriamo che i nostri governatori si facciano carico di questi problemi che non abbiamo solo noi, ma tutti nel nostro settore”.

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