Parla il testimone dell’omicidio di Ivano Gritti, il 47enne giudecchino di cui si sono celebrati i funerali giovedì a Venezia: “Lui ha urlato ‘basta Ivano’, poi ha premuto il grilletto”
“Ciro Esposito sapeva bene chi c’era al di là della porta, il secondo proiettile era per me”. I funerali di Ivano Gritti, il 47 enne giudecchino, ucciso da un colpo di pistola il 9 gennaio scorso sono stati l’occasione per un incontro ravvicinato tra il testimone dell’omicidio e i giornalisti.
“Lui ha urlato basta Ivano e poi ha sparato. Il secondo proiettile era per me ma non mi ha colpito per un niente”. A parlare è il 31 enne di colore cresciuto al Lido di Venezia, quella notte era con Gritti, è l’uomo che i residenti hanno visto scappare. Lui ha dichiarato che prima di fuggire ha atteso i soccorsi.
Ciro Esposito sapeva benissimo chi c’era al di là della porta – ha affermato con rabbia – “noi eravamo andati da lui per riprendere il cane di Ivano. Abbiamo bussato e Ciro ha detto ‘basta Ivano’, poi ha sparato”.”Avete scritto che potrei c’entrare con le rapine ai supermercati – ha concluso rivolgendosi ai giornalisti presenti – ma per dire certe cose servono le prove. Io non c’entro nulla”.