Cominciano a mancare pasta, pomodori pelati e birra. Non soltanto perchè sono diminuite le navi che portano i cereali, ma anche perchè nel mercato si fatica a trovare il packaging e dunque la carta per impacchettare spaghetti e rigatoni da mettere sugli scaffali; il vetro per produrre bottiglie da riempire con la salsa di pomodoro, e anche l’alluminio per le lattine di birra o bevande. Le cause non sono tutte da attribuire all’invasione della Russia in Ucraina.
Le segnalazioni sono giunte alla Confcommercio di Jesolo.
Alberto Teso, Camera di Commercio Venezia Rovigo
“Abbiamo riscontrato delle difficoltà di approvvigionamento per mancanza di alcune materie prime e prodotti finiti. Questo è legato alla situazione internazionale. Sicuramente sono gli effetti della pandemia non ancora del tutto rientrati, ad esempio con i lockdown che hanno ridotto le produzioni.
Ma anche la ripresa della pandemia in Cina, con il blocco del porto di Shanghai. Ricordiamo che fino a pochi giorni fa c’erano 800 navi ferme al largo di Shanghai, un numero mai raggiunto neppure nel primo lockdown del 2020.
E poi la guerra in Ucraina, che ha portato sia il blocco dell’esportazione dei prodotti alimentari ed elettronici dall’Ucraina stessa, ma anche un rallentamento enorme del traffico attraverso il Bosforo, e quindi l’arrivo da Oriente di prodotti finiti e materie prime”.
Comincia la caccia a pasta, pomodori pelati, e carta igienica
Qualcuno, soprattutto lungo la Costa Veneta, in vista dell’estate sta facendo incetta di questi prodotti, inclusa la carta igienica, per non rischiare di vedersi costretto a ritoccare il menu nei propri alberghi o ristoranti, e anche le misure igieniche dei bagni.
“Abbiamo notizie anche di grosse strutture ricettive che hanno cercato di immagazzinare per tempo grandi quantità di prodotto. Tra questi, la carta igienica, scatolame, e prodotti alimentare a lunga conservazione. Certo bisogna avere spazi sufficiente e una disponibilità economica elevata”, dichiara Alberto Teso.
I pomodori pelati rischiano di finire per l’estate?
Qualcuno è arrivato a pronosticare la scomparsa nei centri all’ingrosso della salsa di pomodori. Visto che le prenotazioni sono giunte all’85% dei numeri pre-pandemia, i turisti si preparino a spendere qualcosa in più se vogliono assaporare la pasta con il pomodoro o la pizza.
“Per esempio, la salsa di pomodoro e i pomodori pelati, che purtroppo arrivano in parte dalla Cina, sono segnalati in riduzione. Per cui c’è qualcuno che teme che arriveremo a metà estate con difficoltà di trovare pomodori pelati e scatolame di questo tipo”, sostiene Teso.