La patente a punti per una maggiore sicurezza
Si tratta di un’iniziativa del Ministero del Lavoro mirata a migliorare la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili.
Il decreto attuativo, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilisce che tutte le imprese e i lavoratori autonomi operanti in questo settore dovranno possedere una patente digitale rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
I requisiti necessari
Per ottenere la patente, le aziende dovranno dimostrare di soddisfare una serie di requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio e il possesso di un Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) valido.
È anche necessario rispettare gli obblighi formativi per il personale e nominare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione, dove richiesto.
Le procedure di autocertificazione semplificheranno l’accesso a questo nuovo sistema, consentendo nel frattempo la continuazione delle attività lavorative in cantiere.
Responsabilizzare le imprese con la patente a punti
Il sistema della patente a punti prevede un punteggio massimo di 100 punti. Le aziende iniziano con 30 punti, con ulteriori crediti che possono essere guadagnati attraverso investimenti in formazione e sicurezza.
Tuttavia, in caso di infortuni gravi, è prevista la decurtazione di crediti e, nei casi più gravi, la sospensione della patente per un massimo di 12 mesi. Questo approccio mira a responsabilizzare le imprese, rendendo la sicurezza una priorità fondamentale.
Un passo avanti per i lavoratori
Le reazioni a questa nuova normativa sono positive: sindacalisti e rappresentanti del settore vedono in essa un importante passo avanti nella lotta contro le irregolarità e nella protezione dei lavoratori.
La patente a punti rappresenta, quindi, un tentativo concreto di ridurre gli infortuni e migliorare le condizioni di lavoro nei cantieri, un settore storicamente ad alto rischio.
GUARDA ANCHE: Venezia, CGIL in piazza contro il DDL sicurezza