In questi giorni all’ospedale di San Donà di Piave è stata impiegata per la prima volta la radiofrequenza al plasma. Sta per curare una serie di pazienti sofferenti di rinite cronica ipertrofica.
A causa dell’ipertrofia dei turbinati, queste persone soffrivano in pratica di un’accentuata difficoltà respiratoria nasale. L’impiego della nuova apparecchiatura elettromedicale ha permesso loro di risolvere il problema in assenza di dolore e con un recupero post operatorio velocissimo.
Gli utilizzi
Il direttore dell’Otorinolaringoiatria, Dott. Alessandro Abramo spiega, “E’ un sistema che utilizza i liquidi nei tessuti mediante la radiofrequenza si interviene senza influire sulla funzionalità della mucosa soprastante. Lascia inalterate le sue funzioni, e questo agevola notevolmente il paziente sottoposto a intervento”.
Si continua, “Rispetto alle metodiche classiche con questa novità il paziente si sottopone a un intervento in anestesia locale, indolore. Usufruisce di un recupero post intervento molto veloce dato che il giorno successivo può già riprendere normalmente le proprie attività”.
I manipoli dell’apparecchiatura sono monopaziente, pertanto quello utilizzato per l’intervento viene consegnarlo al paziente e, qualora dovesse ripetere la procedura, non sarà necessario acquisirne uno nuovo.
Dal Direttore Generale:
Il direttore generale Mauro Filippi dichiara, “Continua il percorso di innovazione tecnologica all’Ulss4, qualche giorno fa abbiamo inaugurato la nuova sala operatoria di ortopedia all’ospedale di Portogruaro. Sono in arrivo altre nuove importanti tecnologie. La chirurgia dei turbinati è uno degli interventi più ricorrenti dell’Otorinolaringoiatria. Quindi molte persone che soffrono di questo problema avranno modo di apprezzare la novità. Non solo. Grazie all’impiego di diversi manipoli a seconda della tipologia di intervento, questo sistema di radiofrequenza al plasma è molto versatile.
Verrà utilizzato dal Dottor Abramo e dalla sua equipe anche per interventi di tonsillectomia o asportazione delle tonsille, di chirurgia delle apnee ostruttive del palato e di chirurgia della laringe. Ricordo infine che oltre all’aspetto tecnologico continua parallelamente la ricerca di nuovo personale, di varie specialità e profili, da integrare sia nelle attività ospedaliere che territoriali”.