Patrizio Baroni: agire concretamente per guardare al futuro

Patrizio Baroni dà uno spunto di riflessione: bisogna agire concretamente come cittadini per cambiare e costruire un futuro solido

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. Quale sarà il futuro di Venezia? Quale sarà il suo ruolo? E che prospettive ha? A queste domande risponderanno gli ospiti: Marino Masiero, e Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre.

Dopo che il dottor Zabeo ha toccato il fenomeno della dispersione scolastica, Patrizio Baroni dà uno spunto di riflessione. La Pubblica Amministrazione di diversi livelli non è all’altezza delle aspettative. Da osservatore, pensa che ci sia qualcosa che manca: non stiamo risolvendo il problema a monte.

Tutti ce ne rendiamo conto ma il terminale è quello incapace di risolvere queste problematiche. Manca qualcuno che abbia uno strumento di pressione per far sì che questa classe politica risponda ai loro doveri, alle necessità del paese che deve guardare al futuro.

Così il paese, al futuro, non ci guarderà mai: continueremo ad avere la dispersione scolastica. Per quanto riguarda la Comunità Europea, Baroni teme che questa sia concentrata a guardare ad altre cose rispetto a quelle che sono prioritarie. Gli italiani devono rimboccarsi le maniche facendo qualcosa concretamente perché il nostro peso contrattuale aumenti nei confronti delle istituzioni.

Ora volevo chiedere il punto di vista di Masiero su questa mia espressione

“La tematica c’è tutta. C’è un problema di competenza che sta alla base. Con quali competenze i vertici di un ministero passano da una mano all’altra? Il problema è che si fanno delle cose senza il buon senso. Quando devo mettere al vertice di un ministero una persona, devo controllare le sue competenze per i futuri processi decisionali con il massimo della preparazione”.

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