Le perle veneziane diventano patrimonio dell’UNESCO

L'Unesco e il suo riconoscimento dell'arte delle perle come patrimonio immateriale ha risollevato il morale all'artigianato veneziano e all'intera filiera turistica

E’ stato un toccasana per Venezia e per Murano con le fornaci spente la notizia che L’UNESCO abbia preso sotto la sua ala L’arte della creazione delle perle veneziane.

Le dichiarazioni di Luigi Brugnaro

“È motivo di grande orgoglio, alla vigilia delle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia”. Ha dichiarato Luigi Brugnaro.

Le dichiarazioni di Luca Zaia

È un’ottima notizia che arriva in un momento particolarmente difficile per l’artigianato veneziano e per le sue attività. “Ed è clamoroso che Venezia inanelli un altro riconoscimento, dato che è già patrimonio dell’Unesco tutt’intera. Ora però si parla di bene immateriale da salvaguardare . L’arte della forgiatura delle perle veneziane è un mondo fatto di gesti, di strumenti, di luoghi come calle delle conterie , di condivisione, di saper fare , di dinamismo soprattutto quello femminile. Questo è quanto è stato riportato nel dossier presentato nella domanda formale del 2017 e che è stato approvato”. Gli ha fatto eco Luca Zaia.

Perle veneziane

Dall’inventiva dei maestri del vetri sono nate le perle a “lume” che si ottengono avvolgendo il vetro fuso alla fiamma intorno a un bastoncino di metallo), e ancora le perle da “canna” ottenute dal (taglio e la molatura di canne di vetro forate), e la realizzazione in fornace di canne di vetro.

Le idee delle donne

Dalle idee delle donne nascevano i disegni e le combinazioni di colori e dalla loro opera l’infilatura di minuscole perline di vetro (dette conterie). Tutto ciò ha dato vita ad un mondo anche di scambi commerciali in un momento in cui l’isola veneziana aveva da offrire soltanto fantasia e ingegno che L’UNESCO non vuole si disperda.

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