Gli uomini della Divisone Anticrimine della Questura di Venezia hanno sequestrato diversi beni immobili nel territorio di Venezia. Tutti gli immobili erano di proprietà dei due indagati, un 49 enne e un 43 enne di Marghera. Si facevano pagare dagli stranieri per ottenere permessi di soggiorno.
Permessi di soggiorno
I permessi venivano dati dietro compenso attraverso dichiarazioni false. Gli uomini della Divisone Anticrimine della Questura di Venezia hanno sequestrato diversi beni immobili nel territorio di Venezia.
La polizia veneziana ha sequestrato questa mattina beni immobili, conti correnti e postali e 30 auto per un valore di un milione di euro. Appartenevano a due soggetti, residenti a Marghera di 49 e 43 anni che da anni sono al centro di indagini da parte degli uffici di polizia giudiziaria di questa e altre questure per la loro attività illecita.
Le indagini
Le indagini risalgono al 2010, dove la polizia aveva scoperto l’organizzazione comandata dai due veneziani che “vendeva” i permessi di soggiorno aggirando la legge. La polizia informa che il giro di affari si aggira intorno ai 3.6 milioni di euro.
Gli indagati incastrati dai loro investimenti
Trovati gli indagati grazie al riciclaggio del danaro guadagnato, compiendo investimenti in beni immobili. Estesi gli accertamenti patrimoniali a parenti e conoscenti dei due indagati per essere sicuri di sgominare del tutto l’organizzazione.
Al peggio non c’è mai mai mai fine….