Rete Wigwam, creatori di boschi da 50 anni

50 anni fa è nata la rete Wigwan, un'organizzazione che ha parlato di sostenibilità quando davvero non lo faceva nessuno, che ha insegnato l'ecologia e formato i ragazzi ad agire per il bene dell'ambiente e che a Pianezze ha creato un bosco. Il primo di molti altri

Siamo insieme a Efrem Tassinato, presidente della Rete Wigwam. Ci troviamo sul monte Cesen, sopra Valdobbiadene, dove oggi si celebra una ricorrenza particolare e importante. Proprio qui a Malga Mariech, infatti, esattamente 50 anni fa si teneva il primo incontro che diede poi vita a questa associazione.

Rete Wigwam, 50 anni fa come oggi

Ecco le parole del presidente sull’evento: “Era un progetto di rimboschimento e protezione ambientale del territorio. Coinvolse una cinquantina di giovani che collaborarono a fianco dell’allora Azienda di Stato delle Foreste Demaniali competente per questo territorio. Lo scopo era senz’altro contribuire alla cura del bosco e alla protezione dell’ambiente, ma ha assunto fin da subito anche un carattere educativo capace di creare una coscienza ecologica nei giovani. Da lì è poi nata Rete Wigwam, che anno dopo anno, campo dopo campo, è diventata quello che è oggi, una rete che si occupa del sostegno e dello sviluppo sostenibile delle comunità locali. Oggi è presente in 21 paesi nel mondo.”

A lui segue anche il dirigente Sezione Ricerche e Gestioni Agro-forestali Veneto Agricoltura, Giustino Mezzalira: “Si tratta di un esempio splendido di collaborazione tra pubblico e privato. Molti di questi terreni, ad esempio, li abbiamo affidati da decenni a un consorzio privato che ne ha mutato radicalmente le sorti. Stiamo trasferendo questo modello anche alla parte forestale, cercando di convertire questi boschi in alto fusto. L’obiettivo è quindi di nuovo affidarla a un consorzio che la gestisca per un lungo periodo.”

Se facciamo riferimento a quei ragazzi che cinquant’anni fa sono venuti qui, troviamo un collegamento?

Fabio Curto gestisce con la sua famiglia da vent’anni Malga Mariech, realtà pubblica nella quale ha investito. “È una montagna che ancora oggi viene vissuta come un tempo. C’è sempre l’imprinting educativo che hanno sperimentato quei ragazzi di 50 anni fa: insegniamo a vivere nella natura e rendere la convivenza produttiva.

Produttiva anche nel senso imprenditoriale del termine: noi riusciamo a sviluppare la nostra attività casearia, il cui prodotto di spicco è il formaggio di malga Monte Cesen, e naturalmente il nostro allevamento in armonia e nel rispetto di ciò che ci circonda, arricchendolo.”

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