La Voce della Città Metropolitana

Piccole imprese: troppe tasse e controlli. Denuncia della CGIA di Mestre

Troppe tasse e troppi controlli nelle piccole aziende che assorbono risorse economiche e umane. E' la denuncia della Cgia di Mestre. Ne parliamo con Daniele Nicolai dell'Ufficio Studi

Come ogni martedì, ogni 15 giorni, è con noi un rappresentate della Cgia di Mestre. Daniele Nicolai tratta la tematica che riguarda le piccole imprese.

La crisi della Germania importa anche ai i piccoli artigiani e imprese, sono i segnali di un rallentamento che gettano il paese in un clima di incertezza, che dipendono anche da altri fattori tra cui la Brexit.

I consumi non sono ancora ai livelli del 2007, nel frattempo la situazione è cambiata e nel complesso consumiamo meno di prima.

Quali sono le difficoltà che stanno vivendo le piccole imprese

Purtroppo ci sono tanti controlli che minano queste realtà. 122 potenziali controlli l’anno che riguardano aree diverse. Quelli più numerosi relativi alla sicurezza sul lavoro con quota 60. Spesso il lavoro autonomo è prevalente e quindi le ore lavorative dedicate a questo portano via troppo tempo

Ci vorrebbe più informatica negli ambiti in cui è possibile gestire in quel modo

Carcere per chi non paga le tasse ?

La liquidità purtroppo è ai minimi termini per le piccole imprese, che spesso aspettano che lo stato paghi. In certi casi, come al sud, i pagamenti si prolungano per 300 giorni in confronto ai 60 stabiliti dalla direttiva europea.

Lo stato chiede versamento delle imposte a distanza di 3 mesi anche se l’imprenditore non ha ricevuto il denaro. Primi segnali che verranno effettivamente determinati a dicembre.

La Cgia di Mestre pensa che non sia il caso di aumentare le tasse, condividiamo la scelta di sterilizzare l’iva per l’impatto sulle piccole imprese italiane. All’interno dei 65 mila euro si deve pagare il 15% in tasse, e si spera resti a questo livello, anche per andare incontro a un mondo piccolo, come quello dell’artigianato, che si inserisce in un contesto economico già in difficoltà strettamente collegato con quella che è l’economia locale con i consumi sul territorio.

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