L’impegno di Pedrocco nella professione e il contributo nell’Ordine
Piero Pedrocco: “La professione richiede un certo rigore formale sulle legislazioni vigenti. Su questo bisogna essere molto rigorosi. L’Ordine degli Ingegneri, che è un’emanazione di del Ministero di Grazia e Giustizia, è un giudice di secondo livello nei confronti degli iscritti, però negli ultimi anni fa anche attività culturali verso i propri iscritti.”
“Io ho fatto 7 anni di professione prima di entrare all’università e ho continuato a fare la professione con i permessi del Magnifico Rettore. Ritengo che la professione sia un punto cardine.”
La formazione degli studenti, tra professione e immaginazione
“L’altro aspetto, quello legato agli studenti, è innestato sulla professione. Si spiega agli studenti cosa sia la professione, ma bisogna anche portarli verso orizzonti nuovi. Gli studenti sono giovani, hanno diritto di pensare a cose nuove, di pensare a modifiche della situazione esistente, perchè avverranno, è inevitabile che la modificazione ci sopravanzi e che ci sia. La trasformazione è sempre in atto, non si può fermare il mondo. Allora agli studenti va dato un po’ di professionalizzazione e molta spinta verso l’immaginazione.”
“Non è così semplice indurre nelle persone quello che già hanno dentro come immaginazione. Siccome la città è di tutti, viene immaginata da tutti ed è qualcosa che si sviluppa perchè tutti la pensano e la attuano, l’immaginazione nei giovani è un passaggio fondamentale. Chi non sa attivare i giovani sull’immaginazione non avrà grande esiti come insegnante.”
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