Pettenò: Venezia ha bisogno nuovamente dello spirito collettivo

Pietrangelo Pettenò: "Durante la Serenissima i veneziani per arricchirsi si cercava per primo il benessere collettivo"

Nella decima puntata di “Stanno Facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso della storia e del futuro di Venezia, ai suoi primi 1600 anni. Gli ospiti della puntata sono: Pietrangelo Pettenò, coordinatore del progetto Forti di Venezia; Pieralvise Zorzi, scrittore; Claudio Vernier, Presidente dell’associazione Piazza San Marco; Cesare Peris, presidente della società del mutuo soccorso carpentieri e calafati; Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore.

Perché a Venezia non si riesce a creare uno spirito di gruppo?

Pietrangelo Pettenò, coordinatore del progetto Forti di Venezia:

“Venezia soffre da tempo di questa problematica. Nei libri di Alessandro Marzo Magno e Pieralvise Zorzi si parla di come nella Serenissima i veneziani cercavano di arricchire se stessi ma che sapevano di dover investire nella Res Publica. Il successo collettivo dava poi il successo al patrizio.

Oggi l’investimento collettivo può e deve essere fatto anche per successo personale ma questo oggi non lo vediamo. Venezia ha bisogno di progetti internazionali, di vedere oltre i propri confini, di essere di nuovo cosmopolita. Il Doge non era quello che si arricchiva ma doveva essere al servizio dei cittadini”.

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