Un primato poco felice
La città lagunare, che ora occupa il nono posto nella graduatoria, supera addirittura Napoli, scesa al dodicesimo. Questo balzo in avanti nei ranghi riflette un aumento significativo dei furti e dei borseggi, un fenomeno aggravato dall’afflusso massiccio di turisti.
Negli ultimi due-tre anni, il numero di denunce per furti e borseggi nella città metropolitana veneziana è cresciuto, anche se i dati rimangono inferiori rispetto a dieci anni fa.
Borseggiatori e non solo
Da gennaio ad oggi, sono stati registrati 260 casi ufficiali di borseggio, con la consapevolezza che il numero reale potrebbe essere più alto a causa dei casi non denunciati dai turisti, spesso per mancanza di tempo durante soggiorni brevi.
Le forze dell’ordine hanno intensificato le strategie di contrasto, puntando a catturare i malfattori in flagranza o a allontanarli con fogli di via. I trasgressori recidivi, con fedine penali preoccupanti, sono più facilmente soggetti a arresto.
Tuttavia, l’aumento delle denunce è anche correlato a una crescente aggressività tra i criminali. Non si limitano più a utilizzare la destrezza per sottrarre portafogli; alcuni ricorrono alla violenza, trasformandosi in veri e propri rapinatori.
Il ruolo dei social
La situazione ha spinto cittadini come Monica Poli, conosciuta come Lady Pickpoket, a filmare e condividere sui social i crimini in atto, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fare pressione sulle autorità per un intervento più efficace.
La crescente incidenza della microcriminalità mette in luce la necessità di un’azione concertata per mantenere la sicurezza in una delle città più visitate e iconiche del mondo.
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