I ritardi per l’attuazione del PNRR non riguardano il Veneto. “La regione è sul pezzo”, ha dichiarato in queste ore Luca Zaia dopo aver incontrato a Roma Raffaele Fitto, il Ministro agli affari UE di Fratelli d’Italia.
La regione Veneto e il PNRR
Al Veneto sarebbero destinati circa 600 milioni di euro. Meglio però usare il condizionale, dato che in questo momento sul tavolo c’è il nodo della terza rata da 19 miliardi, che la Commissione non ha ancora erogato e che forse sarà decurtata del 4%.
Luca Zaia, Presidente Giunta regionale del Veneto: “Il ministro ha riconosciuto fin dall’inizio della riunione che il monitoraggio in Veneto funziona, tanto è vero che noi non abbiamo assolutamente dispersione di risorse. Addirittura, chiediamo ufficialmente che si stabiliscano delle modalità per cui ci sia un cronoprogramma e una tempistica ben definita, in modo tale che non si arrivi all’ultimo giorno, anche a livello Nazionale, con dei ritardi. Bisogna applicare un controllo di gestione che sia serrato.”
Ora è urgente consegnare a Bruxelles il piano per il REPowerEU, ossia il capitolo aggiunto dal Governo dopo i rincari energetici. In particolare, Palazzo Chigi intende dare priorità agli investimenti appaltati alle grandi aziende dell’energia, Eni e Snam, e agli incentivi ecologici destinati alle imprese.
Luca Zaia: “Io sono convinto che la partita dell’energia sia una partita fondamentale. Dopodiché si può ragionare su molte alte partite, come ad esempio quella della ZLS relativa all’inquinamento, che a noi sta molto a cuore.”
Luca Zaia: “Non bisogna restituire i fondi all’Europa”
Fissati i paletti qualche cambiamento sarà apportato, si tratta di capire la flessibilità concessa dalla Commissione. Luca Zaia ha un altro obiettivo inderogabile: i fondi non vanno restituiti. Dunque, dopo aver aiutato tutte le Regioni a spenderli, se dovessero avanzare, vanno redistribuiti e non rimandati a Bruxelles.
Luca Zaia: “Esiste l’articolo 21 del Trattato che ci dà modo di ritrattare il negoziato. È fondamentale che si aiutino un po’ tutte le comunità a livello Nazionale affinché si mettano a fare degli investimenti. Dopodiché, in via preventiva, bisogna stabilire delle regole. Soldi all’Europa non bisogna restituirne.”