Il giorno dopo le politiche 2022, il Veneto mostra un altro volto. Ha tagliato in qualche modo, il cordone ombelicale che lo legava alla Lega e ha preferito Fratelli d’Italia, facendo stravincere un movimento rimasto nella polvere per decenni. Un messaggio, dicono i politologi, al partito del carroccio che aveva promesso l’autonomia e non l’ha ottenuta. Una punizione – dice Matteo Salvini – per essere andato al governo. Sta di fatto, che nella provincia di Venezia, il centrodestra ha portato a casa con l’uninominale pariti parlamentari.
Nuovi eletti
Eletto Raffaele Speranzon al Senato, premiato dopo anni di militanza nel partito Fratelli d’Italia e per la Lega è stata riconfermata Giorgia Andreuzza alla Camera. C’è una New Entry ovvero Martina Semenzato di Noi Moderati, deputata e indicata da Luigi Brugnaro, presidente dell’azienda di vetro di Murano Salviati e consigliera della scuola grande della misericordia, due società del sindaco di Venezia.
Nel Veneto, a Belluno, per la Lega sono diventati deputati Ingrid Bisa, nella Marca Dimitri Coin, a Castelfranco, e poi a Treviso il già magistrato Carlo Nordio che è stato eletto deputato tra le fila di Fratelli d’Italia come del resto Marina Marchetto Aliprandi. Tra le fila del PD eletta sempre nella Marca la blindatissima Rachele Scarpa.
Le percentuali delle elezioni politiche 2022
Per conoscere i vincitori nei collegi plurinominali bisognerà attendere i risultati nazionali. In quanto al rapporto tra le forze politiche espresso dall’elettorato nel comune di Venezia, le percentuali parlano chiaro. In un comune tradizionalmente di sinistra, il centro destra ha raggiunto la maggioranza con oltre il 42%, il centro sinistra si è fermato al 33%, e anche sommando i voti del movimento 5 stelle, comunque il fronte di sinistra rimane minoritario.
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