Polacchi tentano di annegare un uomo dal Ponte degli Scalzi

Ponte degli Scalzi a Venezia: la Polizia ha arrestato due cittadini polacchi perché avevano spinto volontariamente in acqua un cittadino dello Sri Lanka.

Nel corso della notte la Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto, in flagranza del reato di tentato omicidio, due cittadini polacchi, entrambi senza fissa dimora. Si tratta di: Wenerski Marcin Damian, nato in Polonia nel 1990, in Italia senza fissa dimora, presente nella banca dati delle Forze di Polizia per i reati di Resistenza a Pubblico Ufficiale e Violazione di Domicilio; Rupik Artur Grzegorz, nato in Polonia nel 1990, in Italia senza fissa dimora, presente nella banca dati delle Forze di Polizia per il reato di Rifiuto di indicazioni sulla propria identità. Il fatto è avvenuto vicino al Ponte degli Scalzi, in pieno centro storico.
In particolare, i due cittadini stranieri sono stati tratti in arresto dalla Squadra Mobile, dalla Polizia Ferroviaria di Venezia Santa Lucia e da personale delle Volanti, in quanto, poco prima, avevano spinto volontariamente una persona in acqua, risultata essere un cittadino dello Sri Lanka nato nel 1982: gli autori di tale gesto, peraltro, non soccorrevano la loro vittima, nonostante notassero che la stessa era in gravi difficoltà, non riuscendo a riemergere dall’acqua.
A dare l’allarme al personale operante è stata una coppia di turisti ed un cittadino straniero (quest’ultimo residente a Venezia) che avevano assistito ai fatti.
Le immediate indagini sono state avviate dai tre Uffici che hanno individuato i due responsabili presenti nelle nelle vicinanze del Ponte degli Scalzi ed ancora in preda ai fumi dell’alcool; contestualmente a tale attività, si accertava che le attività di primo soccorso alla persona in difficoltà erano state compiute da parte di un natante del servizio taxi e da un’imbarcazione della Polizia Locale che recuperavano dalle acque il giovane in grave difficoltà: le sue condizioni all’arrivo del SUEM sono apparse subito gravi, tant’è che la vittima, trasportata all’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, è stata immediatamente ricoverata in rianimazione con una prognosi riservata.
Dal prosieguo delle indagini e dalla escussione dei testimoni eseguita dal personale della Polizia di Stato – che nell’occasione ha acquisito anche puntuali informazioni dalla Polizia Locale che ha effettuato come detto il primo soccorso – è emerso che gli arrestati avevano non solo scaraventato la persona in acqua ma l’avevano anche derisa e schernita nonostante fosse in evidente difficoltà per la stazza fisica e anche per l’ingombro dei vestiti ormai zuppi d’acqua che ne appesantivano ogni tentativo di movimento.
Inoltre, uno di essi aveva successivamente lanciato contro il malcapitato anche un sacco di sabbia presente lungo il canale, azione criminale questa che peggiorava la condizione della vittima che, ormai priva di forze, veniva allontanata dalla corrente; lo stesso criminale, non pago dell’azione commessa, tentava di gettare in acqua anche un altro soggetto che con gli stessi si accompagnava, senza riuscire nel suo intento in quanto questi riusciva a sottrarsi ed a fuggire.
I due cittadini polacchi, tratti in arresto per il reato di tentato omicidio, sono stati condotti nel carcere di Venezia e messi a disposizione del magistrato di turno informato dei fatti.

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