E’ uno scenario fatto di chiari scuri quello della stato di manutenzione dei ponti e delle infrastrutture nella Città Metropolitane. Renato Boraso torna ad interrogare il Ministro Toninelli sui trasporti eccezionali
Torna a chiedere risposte al ministro Toninelli l’assessore veneziano alla Mobilità, Renato Boraso sui ponti veneziani. «Ho chiesto chiarimenti e non li ho ancora ricevuti» ha spiegato l’assessore. Ciò che lo preoccupa maggiormente sono i trasporti eccezionali, il cui peso non stato considerato al momento della costruzione delle attuali infrastrutture stradale incluso il ponte di Genova.
Nel comune di Venezia ci sono ponti Anas come quello sopra l’Osellino, il ponte del tram, che è del Comune, il ponte lungo la 14 bis direzione Terraglio, di Veneto Strade, tutte strutture che vanno monitorate. Il cavalcavia di Lecco – ha proseguito Boraso è crollato a causa di un trasporto eccezionale, quello di Macerata idem. Il ministro ha una mia nota in cui chiedo di fermare questi trasporti, pensare a soluzioni ad hoc, ma non ho ricevuto risposta e torno a chiedere chiarimenti con forza».
Gli unici dati sono stati forniti dal delegato all’Urbanistica della Città metropolitana, Saverio Centenaro: «la situazione nel territorio veneziano è sotto controllo ha detto dopo aver individuato 13 ponti di competenza della città metropolitana che necessitano di lavori con urgenza per un totale di dieci milioni di euro». A evidenziare diverse criticità è invece Maria Rosa Pavanello, presidente Anci Veneto: «In questa lista sono esclusi i ponti che rientrano nei tratti di strade che sono passati in questi anni ai Comuni, infrastrutture anche vetuste che hanno subito passaggi di enti e per le quali non sempre esiste un carteggio e una documentazione sui collaudi».
