Laboratori fuori legge scoperti a Ponzano Veneto e Paese

Anche la guardia di finanza non cede il passo ai laboratori dove si evadono le tasse e si sfruttano i dipendenti. Scoperti e chiusi altri due laboratori fuori legge nella Marca Trevigiana

Ancora laboratori dove gli addetti sottoposti a sfruttamento, pagati in nero ed esposti a rischi per la salute. Lavoravano con macchine da cucire senza protezioni, ed esposti dunque alle parti in movimento. È una delle tante violazioni al rispetto della sicurezza sul lavoro scoperta dalla Guardia di Finanza di Treviso, in due laboratori gestiti da stranieri a Ponzano Veneto e a Paese.

L’opificio di Ponzano Veneto

Nel primo opificio, il più degradato, esteso 290 metri quadri, oltre alle 20 macchine da cucire pericolose non c’erano estintori e luci di emergenza per indicare le vie di fuga in caso di interruzione di corrente elettrica.

Le 6 persone che vi lavoravano e che risultavano anche domiciliate, non avevano ricevuto una formazione sulle misure di sicurezza del lavoro e nemmeno visitate dal medico per la valutazione dell’idoneità al lavoro. Il luogo è stato sequestrato.

Il laboratorio di Paese

Anche nel laboratorio di Paese non si rispettavano le misure di sicurezza e le macchine da cucire erano senza protezione. In più, c’erano due addetti che lavoravano in nero e quindi senza una regolare retribuzione, senza assicurazione e contributi pensionistici.

I dati emersi dalle indagini nei laboratori

Le indagini hanno inoltre rivelato che altre 6 società negli ultimi 3 anni hanno gestito i due laboratori, passandosi di mano addetti, macchine e clienti, secondo il modus operandi apri e chiudi. Maturando debiti nei confronti dello stato per 900 mila euro. I titolari sono stati denunciati e l’attività sospesa.

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