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Porto Marghera, il dibattito sul nucleare continua

Il dibattito sul nucleare a Porto Marghera infiamma il Veneto, con contrasti tra Zaia e la Lega, mentre le opposizioni chiedono di fermare il progetto

Il progetto di una centrale nucleare a Porto Marghera continua a dividere il Veneto e a scatenare polemiche politiche.

Le dichiarazioni di Zaia

Dopo le dichiarazioni del ministro Adolfo Urso, che ha aperto alla possibilità di un impianto nucleare nella zona industriale di Marghera, il tema è tornato al centro del dibattito, sollevando forti contraddizioni all’interno della maggioranza di governo.

Il governatore Luca Zaia, tradizionalmente favorevole all’energia nucleare, ha espresso una netta contrarietà alla proposta, sottolineando i rischi ambientali legati alla costruzione di una centrale in una zona già compromessa da decenni di industria petrolchimica. Questa presa di posizione ha sorpreso molti, soprattutto dopo le dichiarazioni del capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Alberto Villanova, che aveva invece definito “molto interessante” l’idea di approfondire l’ipotesi di una centrale nucleare a Marghera.

La confusione all’interno della Lega è stata sottolineata anche da Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, che ha parlato di un “doppio corto circuito” politico tra Zaia e Villanova. Camani ha inoltre messo in evidenza la contraddizione con le posizioni espresse dal Governo Meloni, che, attraverso il ministro Urso, sostiene l’idea di investire nell’energia nucleare come parte della strategia energetica nazionale.

Le opposizioni si uniscono contro il nucleare

A queste dichiarazioni ha risposto Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha annunciato la presentazione di una mozione per impegnare ufficialmente la Regione Veneto contro la realizzazione della centrale a Marghera. Secondo Baldin, la proposta sarebbe un errore per il territorio, già fragile dal punto di vista ambientale, e un ulteriore tentativo della destra di sviare l’attenzione da progetti più sostenibili.

Anche il Partito Democratico ha espresso forti critiche, con Monica Sambo che ha accusato la giunta di non avere un progetto di rilancio per Porto Marghera, usando l’idea del nucleare per “mascherare il vuoto” e ignorare le necessità di sviluppo ecologico della zona.

Con il tema dell’energia nucleare che continua a scuotere il panorama politico, la discussione su Porto Marghera è destinata a rimanere al centro del dibattito veneto.

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