Baby gang: Carabinieri e Polizia di Portogruaro hanno identificato e denunciato sei baby bulli. Uno solo di loro è maggiorenne.
Baby gang identificata e denunciata dalle forze dell’ordine
Autori di angherie, soprusi e danni di coetanei e adolescenti come loro, hanno colpito nelle vicinanze della scuola nel portogruarese e a Treviso, compiendo una serie di rapine. Felpe, cinture e scarpe griffate erano la loro refurtiva preferita.
In particolare, il maggiorenne è stato allontanato per due anni dal comune di Portogruaro con un foglio di via. Due minorenni hanno ricevuto un avviso orale e ad altri due è stato vietato l’accesso e lo stazionamento nei luoghi dove hanno colpito per un anno. Infine, il sesto, residente nel sandonatese, ha ricevuto un avviso orale del Questore per fatti su cui sta indagando la Polizia Ferroviaria portogruarese.
Reazioni delle autorità e proposte per il futuro
La notizia è un balsamo soprattutto per la città di Treviso, dove lo scorso aprile ha sollevato sconcerto e paura il pestaggio di un turista cinquantenne da parte di due ragazzini di 15 e 17 anni. Il turista fu preso a pugni e colpito in testa con un bidone.
Il sindaco Mario Conte chiese al Governo di potenziare il decreto Caivano con il servizio civile obbligatorio per i minori che commettono reati.
L’operazione dei sei denunciati di queste ore ha ottenuto il plauso del presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia, che ha accolto l’occasione per ribadire come i baby bulli non rappresentino la stragrande maggioranza dei ragazzi.
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