Un avvio di stagione alleggerito di costi per le imprese di Jesolo, voluto dall’amministrazione comunale per promuovere la ripresa dell’attività. È con questo obiettivo che la giunta ha scelto di posticipare da giugno ad agosto la scadenza della prima rata TARI 2021 a carico delle attività economiche del territorio e si aggiunge agli altri impegni già assunti che puntano a sostenere le imprese.
Tari 2021
Sempre sul fronte della TARI è prevista per il 2021 una riduzione di circa il 12% della tassa sulle attività economiche. È promossa dalla maggioranza di Consiglio comunale e sarà finanziata dal Comune attraverso le risorse per un importo di circa 800 mila euro derivanti dall’avanzo di amministrazione 2020.
A favore del tessuto economico jesolano si aggiungono poi la riduzione dell’imposta sulla pubblicità stabilita in circa 80 mila euro complessivi. Aiuta ad alleggerire poi la disapplicazione dell’imposta di soggiorno attuata per il mese di maggio 2021.
Il commento del sindaco Zoggia
Rimanendo sulla TARI, ad incidere potrebbero essere anche le risorse statali. Queste dovrebbero rendersi disponibili per gli enti locali nel corso dell’anno e potrebbero tradursi in ulteriori benefici.
“Ora che iniziamo a vedere seriamente un percorso di ripresa per il settore del turismo, grazie al progressivo allentamento delle restrizioni, dell’avanzamento della campagna vaccinale e la riduzione della pressione esercitata dal virus si rende necessario incentivare il più possibile il tessuto economico, che a Jesolo ha numeri elevati – è il commento del sindaco della città di Jesolo, Valerio Zoggia -. Basterebbe considerare gli oltre 350 alberghi e le oltre 1.200 attività commerciali per dare un’idea del peso della realtà economica jesolana e delle sue necessità, ma Jesolo non è solo questo.
Il rinvio dell’acconto TARI, dovuto dalle imprese e gli altri sostegni previsti dall’amministrazione, hanno l’obiettivo di sostenere la ripartenza. Si auspica che la stagione estiva possa svolgersi al meglio e contribuire a sua volta al sostentamento delle migliaia di famiglie che dipendono dal turismo balneare”.