La terribile notte di segregazione e minacce
La notte è iniziata con una lite domestica, durante la quale il marito, un operaio di 55 anni, l’ha tenuta segregata in casa. L’uomo, possessore di sei armi, sia pistole che armi lunghe, aveva un porto d’armi per uso sportivo ma irregolare. La situazione ha richiesto l’intervento dei Carabinieri e di un negoziatore militare specializzato.
Il figlio della donna è stato colui che ha lanciato l’allarme, preoccupato per la madre. Durante la notte, mentre le trattative continuavano, l’uomo ha minacciato la moglie e le ha sottratto le chiavi di casa.
Una via di scampo per la donna
È stato solo intorno alle 7 del mattino che il negoziatore ha suggerito alla donna di usare la scusa di portare fuori il cane, una pratica quotidiana per lei. Con il consenso del marito, che le ha permesso di portare con sé anche il cellulare, la donna è riuscita a uscire di casa.
Questo ha dato il via all’irruzione dei Carabinieri, che hanno trovato l’uomo non resistente. Dalle 23 di sera precedente, le strade della zona erano state chiuse e ai residenti era stato chiesto di rimanere al sicuro in casa. L’uomo è stato portato via incappucciato, mentre la donna è stata affidata alle cure dei sanitari.
Il lieto fine a Preganziol
La situazione ha evidenziato la tempestività e l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine, che hanno gestito la delicata situazione con professionalità. La donna, finalmente al sicuro, potrà ora ricevere l’aiuto e il supporto di cui ha bisogno per superare questa terribile esperienza.
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