Venezia ha avuto Marco Polo ma anche in terra ferma ci sono stati altri veneziani/mestrini che hanno aperto strade nuove nel mondo e fatto da apripista. la fondazione del premio “Mestre Domani” quando ha istituito il riconoscimento nel 2017, ha cercato di scovarli e di mostrarli. E i concittadini illustri di quest’anno sono sicuramente tra i più interessanti premiati fino ad ora.
Ugo Ticozzi, presidente fondazione Mestre Domani
“Sono importanti perchè la città è importante. Noi abbiamo voluto quindi premiare degli imprenditori che in qualche modo hanno fatto e stanno facendo la storia. Da un lato Antonio Serena perchè è stato un illustre primario, ha fatto molte cose anche sul piano culturale e sportivo, e non solo sul piano tecnico. Poi Adriano Anzanello che ha inventato il Pam Piuma, 40 tonnellate di pane al giorno distribuiti in tutta Europa, il papà del tramezzino veneziano potremmo dire. E poi Stefano Beraldo.
Il primo imprenditore italiano nel settore dell’abbigliamento, sono riusciti in un momento difficile, in cui tante aziende erano in difficoltà a crescere e a diventare un’azienda con oltre mille negozi, che si sta diffondendo non solo in Europa ma anche in America. Qiundi questa città ha dentro di se le forze per diventare sempre più importante”.
Massimiliano Anzanello, amministratore delegato Pam Piuma
“Fin dove spediamo? in Costarica, è il più lontano. C’è un importatore veneto che ha portato la cultura del tramezzino lì”
Adriano Anzanello, fondatore azienda Arte Bianca
“Il primo tramezzino l’ho mangiato praticamente a 18 anni, poi sono andato a fare il servizio militare. Entrando nella rosticceria Canton ho inventato una taglierina in automatico per togliere i fondi e le croste e di conseguenza poi tagliarlo”. L’ultima invenzione è il Pam Piuma, un parallelepipedo di pane morbido copiatissimo ma da Anzanello non mancano i clienti. Abbiamo fatto due linee dove produciamo 130 tonnellate di prodotto al giorno a 24 ore con 6 turni a settimana”.
Sull’inventiva poggia anche il nuovo posizionamento nel mercato di OVS, una catena di negozi che si rivolgeva ad un target che chiedeva l’essenziale per spendere poco. Ora sta catturando il ceto medio con meno denaro di un tempo ma che ha mantenuto le stesse esigenze di qualità.
Stefano Beraldo, amministratore delegato gruppo OVS
“Diciamo che in questo momento il nostro posizionamento secondo me è interessante. Noi partiamo dal basso ma abbiamo fatto un grande lavoro di riposizionamento che va proprio da quelle persone che dalla crisi economica e dalla difficoltà del potere d’acquisto, magari prima facevano parte di quelle classi medie che stanno cercando di mantenere da un lato il loro bisogno di qualità ma dall’altro si confrontano con un portafoglio che si sta un po’ assottigliando.
Ecco che secondo me questo nostro riposizionamento verso l’alto ha trovato in contemporanea l’interesse di persone che hanno visto che stavamo facendo un certo lavoro e che hanno apprezzato”.
Il premio Mestre Domani per sua stessa definizione guarda al domani e omaggia chi lavora per il futuro.
La nuova generazione
Abbiamo chiesto a Stefano Beraldo cosa pensa della nuova generazione:
“Io ho una visione del futuro che è ottimista. Questi ragazzi Hanno del coraggio che noi non avevamo, noi eravamo un po’ bloccati dalle consuetudini. Si rendono conto che la loro creatività merita una chance di generare un valore proprio con una propria start-up.
Spesso sarebbe bene che venisse messa in parallelo con la possibilità di essere in qualche modo “educata” da un training che possono fare in una grande azienda dove possono imparare molte cose. Quindi devono tornare a guardare a tutti i lavori come elementi formativi per loro. Più avranno obiettivi difficili da raggiungere, più saranno giudicati, più cresceranno e più saranno anche capaci di autodeterminare i propri obiettivi imprenditoriali quando ne avranno la possibilità”.
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