Il “Mestre Shopping District: Fai Centro!” è un progetto che si pone l’obiettivo di rivitalizzare ulteriormente il tessuto commerciale cittadino puntando sulla collaborazione tra Comune, associazioni di categoria, Camera di commercio e imprese commerciali.
Il Mestre Shopping District, negli auspici dell’Amministrazione, si allargherà a macchia d’olio partendo da un panel di 14 negozianti che hanno collaborato attivamente per rendere il più funzionale possibile il sistema. Entro luglio il loro numero sarà allargato ad altre 50 realtà, per poi coinvolgere quante più imprese commerciali possibili tra le 770 che sono radicate in centro.
Mestre Shopping District
Il distretto del commercio di Mestre (modello che a breve potrebbe prendere piede anche in altre aree, come Marghera) è frutto di un lungo lavoro di analisi, concertazione e collaborazione tra le parti avendo come base di partenza la legge regionale 50 del 2012, che definisce i “distretti commerciali” come “gli ambiti di rilevanza comunale o intercomunale nei quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano il commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, al fine di accrescere l’attrattività e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali”. Un modello, quello dei “distretti urbani del commercio”, su cui l’Amministrazione comunale ha puntato fin da subito, lanciando mesi fa un’iniziativa simile a quella presentata stamattina anche a Zelarino e individuando un responsabile del distretto mestrino, in grado di “mettere in moto” e concretizzare il progetto.
Il progetto
Nel perimetro del “Mestre shopping district” sono presenti 770 attività, tra cui 14 sono quelle “pilota” che faranno da apripista a una sperimentazione che poi coinvolgerà altri 50 realtà, fino ad arrivare all’apertura completa a tutti. Quest’ultimo sarà caratterizzato da attività di promozione e comunicazione integrate e coordinate con un logo comune che campeggerà su segnaletica verticale, mappe, vetrofanie, sui social network e su un’app ad hoc realizzata da Infocamere, che costituirà una vetrina digitale di prodotti e servizi per cittadini e turisti.
I negozi saranno geolocalizzati e potranno caricare i propri volantini, lanciare promozioni, descrivere la propria offerta commerciale e offrire coupon. Il tutto a portata di smartphone e in più lingue. Tre le parole d’ordine: identità, infrastruttura e comunicazione.