Presidente Unionecamere Veneto si esprime riguardo al Zes

Mario Pozza, presidente dell'Unionecamere Veneto, si esprime sulla vicenda del Zes, dopo la marcia indietro del Ministro Lezzi sulla questione

Mario Pozza, presidente dell’Unionecamere del Veneto, è venuto a parlarci sulla vicenda del Zes, che oggi se ne è parlato molto, dopo la notizia che il Ministro Lezzi a cui spettava la decisione dell’assenso al Zes per Venezia-Rovigo ha fatto marcia indietro sulla questione.

Intanto i prefetti delle province di Venezia e Rovigo, i rappresentanti della Regione e tanti sindaci, si sono incontrati a Ca’ Farsetti per sottoscrivere lettera che verrà inviata al Governo italiano per richiedere l’avvio, entro il 31 dicembre 2019, del procedimento per l’istituzione di una Zes (Zone Economiche Speciali) nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo.

Zes: un’opportunità e una necessità per il Veneto

Secondo Pozza il Zes è un’opportunità che deve essere data al territorio veneto in quanto ci sono le condizioni e le infrastrutture per poterlo sviluppare.

Il Zes non deve essere visto come un luogo dove non pagare le tasse ma che un’evoluzione del porto franco, sono agevolazioni ad un’area del territorio che deve essere rilanciata, avere la possibilità di costruire insediamenti. Come afferma Mario Pozza avere il Zes deve essere un’opportunità per le aziende per portare alle produzioni di gamma, all’innovazione alla tecnologia innovativa, ed è su questo che il Veneto deve puntare.

Il Veneto se non ottenesse il Zes ne uscirebbe penalizzato?

Pozza dichiara che il Veneto senza Zes sarebbe frenata nella sua crescita economica. Il problema secondo il presidente dell’Unionecamere del Veneto sta nell’arretratezza delle infrastrutture nel Veneto, sottolineando come manchi l’altavelocità e l’altacapacità. E’ necessario quindi rilanciare la rete ferroviaria e ricalibrare le autostrade.

Altra grande problematica è la burocrazia lenta. Inoltre afferma di come dei 70 progetti per il Nordest, di cui 24 per il Veneto, indicati dalla Camera dei Deputati solo 7 sono stati realizzati e nessuno in Veneto. Il Decreto sblocca-cantieri potrebbe avere dei risvolti positivi se solo la burocrazie non ne impedisse il rapido avviamento.

La risposta dell’Unionecamere Veneto

L’Unionecamere Veneto, è un ente pubblico, sostenuto dalle imprese, non dallo stato. Il compito delle camere di commercio è quello di animare le economie, e sono da tempo consapevoli di come la burocrazia ostacoli la crescita economica. Il sistema camerale con le categorie economiche stanno cercando negli ultimi tempi di portare un dibattito politico sul tema, con convegni ed incontri.

Il 3 giugno infatti ci sarà una manifestazione a Roma contro il Ministro per il sud Barbara Lezzi, preparato dalle categorie economiche veneziane.

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