Primarie Pd, la partecipazione tiene. Tornano a votare in 18 mila come per Renzi nel 2017 e Zingaretti in laguna spopola
Nicola Zingaretti ha spopolato anche alle primarie PD nel veneziano raccogliendo il 70% dei voti e già ieri sera, a spoglio in corso, erano in corso i festeggiamenti per il risultato ottenuto dal governatore del Lazio.
Gli organizzatori del Pd si sono dichiarati soddisfatti per quello che hanno definito un buon risultato nell’affluenza, essendo andato in laguna oltre le aspettative. Sono state ossia 18.006 le persone che nella giornata di domenica 3 marzo si sono recate alle urne per la scelta del candidato, lo stesso numero registrato nel 2017 quando ha vinto Renzi.
La partecipazione
La partecipazione al voto dunque anche a livello nazionale non è diminuita contrariamente a quello che avevano previsto i vertici del PD. Anche il milione e ottocento mila votanti sono lontani dai 3 milioni registrati negli scorsi anni. Se i votanti sono rimasti gli stessi le preferenze però non riflettono la media nazionale. Zingaretti ha staccato di parecchio i due avversari Maurizio Martina e Roberto Giachetti dato che Martina ha ottenuto poco meno del 19% dei voti, e Giachetti poco più del 12%. Dati che riflettono quelli nazionali.
Domenica si è parlato di primarie anche per un gesto vandalico compiuto nella notte ai danni della sede del PD di Campalto e per dei problemi di accesso che si sono verificati al seggio di Mestre centro. Cercano di intimidirci ha dichiaro Andrea ferrazzi senatore PD, un gesto di inciviltà politica ha proseguito il deputato del PD Nicola Pellicani. Una provocazione che si inserisce nel clima di intolleranza, razzismo e aggressività che c’è nel Paese – scrive il deputato del Pd Nicola Pellicani -. Anche i fascisti si sentono più protetti.