Processo Tangenti Mose: “dovevamo pagare per lavorare”

Processo tangenti Mose: due imprenditori hanno testimoniato: al sistema andava la metà del fatturato

Processo tangenti Mose: sfilano gli imprenditori che hanno lavorato per la costruzione della diga mobile. Gianfranco Boscolo della Codemar ha testimoniato in aula, nel corso della nuova udienza del processo. Boscolo ha parlato di dazioni, negli anni, di 4/5 milioni di euro con tranche di 400mila euro l’anno versati in contati. Era il 50% di quanto il Consorzio Venezia Nuova, allora retto da Giovanni Mazzacurati, dava per opere a volte neppure fatte. Denaro, ha chiarito Boscolo, che ci è stato detto da Mazzacurati, senza scendere nel dettaglio, come necessario ad “oliare” personaggi perché i lavori continuassero.

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