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Rifiuti: la Procura Antimafia scopre giro d’affari milionario

Giravano decine di milioni di euro attorno ad un traffico di rifiuti plastici illegale. In un capannone nel vicentino trovate tonnellate di materiale non riciclato

Giro d’affari milionario attorno ai rifiuti raccolti, che sono ufficialmente smaltiti nella provincia di Vicenza. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Venezia, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Giro d’affari di rifiuti

Le indagini dirette dalla Procura distrettuale di Venezia hanno portato finanzieri e poliziotti all’individuazione e all’approfondimento della posizione di una società di Montebello Vicentino. Durante queste indagini hanno sequestrato un capannone industriale con 410 bancali di rifiuti plastici. Hanno trovato in totale un peso lordo 587 tonnellate.

Il deposito era totalmente illegale e era dotato di due macchine in grado di triturare i materiali. Ciò ci indica il chiaro giro d’affari di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.

L’impianto accoglieva i rifiuti da una ditta di Schio, specializzata nella raccolta di rifiuti solidi non pericolosi che però non avviava le operazioni di smaltimento.

L’attività investigativa

L’indagine è stata avviata dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato di Vicenza, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia. Ciò ha infine portato all’iscrizione nel registro degli indagati otto imprenditori, per reati contro l’ambiente. In oltre hanno trovato emissioni di fatture false che arrivano ad un totale di 33 milioni di euro e un’evasione fiscale di 7 milioni di euro d’IVA.

Per gli investigatori si tratta di un gruppo criminale organizzato, composto da imprenditori e da prestanomi di origine campana. Questo gruppo non solo è dedito al traffico illecito di rifiuti, ma le denunce sono anche per reati come attività organizzate di gestione di rifiuti non autorizzate, e violazione degli obblighi di tenuta dei registri e dei formulari.

La società di Montebello Vicentino (con sede operativa in Gambellara), era formalmente operante nel settore del commercio di accessori per capi di abbigliamento ed era rappresentata da un soggetto di origini campane, pluri-pregiudicato per reati di varia natura.

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