Ora è ufficiale: la Giunta del Comune di Venezia ha votato oggi il progetto di trasformazione dell’Ospedale al Mare del Lido di Venezia, in un Hub tecnologico, ossia in un polo che ha l’obbiettivo di attrarre talenti e investimenti per fare ricerche mediche.
Ospedale al Mare del Lido di Venezia
L’idea è dell’imprenditore visionario Frank Gotthardt, che ha una residenza al Lido di Venezia. Ama l’isola e duranti i due anni di chiusura a causa del covid, ha elaborato una proposta al centro di un contenzioso tra ambientalisti e imprenditori.
La zona avrebbe dovuto accogliere un club mediterraneo e anche un’appendice dell’università Ca’ Foscari, dedicata al turismo. Ma il parco tecnologico continua la vocazione sanitaria della struttura, e sulla carta sembra destinato a ridurre le tensioni.
Il centro di ricerche mediche
L’obbiettivo di Gotthardt, fondatore presidente del CompuGroup Medical, azienda leader a livello mondiale nel settore della sanità digitale con 8500 dipendenti e con un fatturato di oltre 1 miliardo di euro l’anno, è quello di dare vita al Progetto Mare. Un parco tecnologico per progettare e vendere applicazioni innovative e di intelligenza artificiale nel settore medico.
Frank Gotthardt, presidente del CompuGroup Medical: “Il nostro obbiettivo è quello di inventare un centro di ricerca collaborativa. Questo progetto viene realizzato nel pieno rispetto dei criteri ambientali di sostenibilità e di conservazione dell’ecosistema. Nell’area storica dell’ex ospedale al Mare si prevede la realizzazione di un campus per quasi mille ricercatori e collaboratori. Potranno lavorare nell’hub tecnologico nel 2017. Una parte chiave dell’isola troverà nuova vita con teatro, ristoranti, e una chiesa”.
Per il Sindaco di Venezia, Gotthardt rappresenta l’imprenditore illuminato che porterà al Lido posti di lavoro e rigenererà una zona urbana abbandonata.
Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia: “Si pensa bene di sbloccare le cose che sono bloccate a Venenzia da 40 anni. Siamo molto felici, questa è la fabbrica del futuro. Ancora una volta abbiamo ripreso in mano silenziosamente la cosa, seguendola da un anno. Non abbiamo mai fatto promesse ma oggi c’è un accordo e lo presentiamo”.
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