È partito stamane da un altezza di quasi cento metri il progetto ideato per i 1600 anni che ruota attorno a El Paron de casa, o meglio, attorno alle macerie del campanile di San Marco. Si tratta di quelle rimaste dal crollo nel 1902 e gettate in mare al largo del lido.
Si contano 1.200.000 pietre e l’ultima l’ha lanciata una bambina, Gigetta. Le pietre, con la costruzione del Mose, stanno tornando a riva e Gigetta è la mascotte del programma di recupero della storia questi reperti.
I concorsi per i bambini e il coinvolgimento degli studenti universitari
I concorsi per la costruzione del campanile più bello con materiale sostenibile e del mosaico più artistico per 250 bambini di tutte le scuole di Venezia, hanno lo scopo di far stringere la città e le famiglie attorno al simbolo della città. Inoltre, strizzano l’occhiolino alla sostenibilità. Oltre ai bambini, saranno coinvolti anche gli studenti universitari.
Partito oggi il progetto El Paron de casa
Le persone, per sfuggire agli assembramenti, hanno scelto di passeggiare lungo la spiaggia del Lido e sono state proprio loro a scoprire fare questi ritrovamenti. Questa notizia ha ingolosito gli archeologi che hanno mobilitato gli studenti dell’università Ca’ Foscari.
Questa mattina dalla cella campanaria tra le più alte d’Italia, gli studenti hanno dato appuntamento nei pomeriggi di giovedì 8 e 15 luglio 2021 a Lido di Venezia per analizzare i reperti ritrovati e catalogarli. L’evento si terrà presso lo stabilimento balneare “Des Bains”, al Ristorante “La Pagoda”.
Pietre romane, veneziane e materiale inedito
Le pietre più importanti di origini romane sono già state raccolte ed esposte nel museo diocesano. Le altre invece sono state fabbricate dai veneziani oppure sono di risulta di altri cantieri. Ritrovarle potrebbe rivelare qualche curiosità inedita sulla storia della nascita di Venezia. Ma c’è dell’altro ossia ci si aspetta di trovare altro materiale che qualcuno può aver buttato imitando chi si era disfatto delle macerie.
La data del 30 giugno per El Paron de casa
La data del 30 giugno per annunciare il progetto è legata al 30 giugno 1913 quando, sul giornale nazionale del Genio Civile, l’ingegnere Daniele Donghi pubblicava il reportage sulla ricostruzione del Campanile. L’iniziativa non era possibile senza il coinvolgimento di chi accudisce ai tesori di San Marco dal 900 d.C. con successo.
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