È giunto al sesto anno il Progetto Inclusione nel settore turistico nel Veneto di persone fragili o con handicap, e sta spopolando in tutta la regione Veneto.
Manuela Lanzarin, Assessore alla sanità Regione
“Oggi è un progetto a 360 gradi, è un progetto che guarda tutto il territorio Veneto non solo mare ma montagna, lago, città d’arte, città murate, terme, colline patrimonio dell’Unesco. Quindi è un progetto che si allarga, che vuol essere sempre più inclusivo, nell’ottica dell’inclusività non solo a parole ma a fatti. Con l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità all’interno delle strutture ricettive di vario tipo”.
Progetto Inclusione
Il progetto è partito da un 2017 un po’ in sordina, lungo il litorale ad esempio con il dare un accesso per ogni area della spiaggia. Poi, di anno in anno si è arricchito di servizi, e ora grazie all’inserimento lavorativo stagionale, qualcuno ha trovato anche un lavoro stabile.
“Molti di questi ragazzi dopo queste esperienze hanno anche incarichi a livello indeterminato, e quindi poi vengono assorbiti nelle strutture. Questo credo che sia l’obiettivo e il risultato più grande che noi possiamo dare”, commenta Manuela Lanzarin.
Daniele Prataviera, Direttore Villaggio San Paolo Cavallino-Treporti
“Nel progetto però hanno iniziato dei ragazzi che poi alla fine sono stati integrati anche per tutto l’anno. Abbiamo due persone, che sono del territorio, che fanno una prestazione segnalata a livello invernale. E a livello estivo hanno anche uno stipendio, quindi sono assunte direttamente dalla struttura”.
Progetto inclusione, le cifre
Quest’anno con 1,6 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della disabilità. Saranno 60 i ragazzi che troveranno lavoro in una struttura ricettiva, e un migliaio potrà godersi la vacanza con la famiglia senza temere i disagi legati alle barriere architettoniche.
I fondi servono per aiutare le strutture a seguire i ragazzi, e, nel caso si tratti di alberghi, anche di ospitarli.
Mauro Filippi, Direttore generale Ulss 4 Veneto orientale
“Per un turista il beneficio è quello di poter godere in piena libertà di una vacanza ovunque lui scelga di andare. Per coloro che invece sono all’interno dei percorsi di inserimento lavorativo il beneficio è quello di poter lavorare e di potersi mantenere. Di poter fare un’esperienza di inclusività vera, che è quella lavorativa, e anche di autonomia abitativa. Perché i ragazzi che vengono inclusi in questo progetto possono pernottare presso il proprio datore di lavoro quando si tratta, ad esempio, di soluzioni di tipo alberghiero o di villaggi turistici”.
Si tratta di un’esperienza che sta dando benefici anche alle strutture che si sono messe a disposizione.
Giorgia Tagliapietra, Assessore Comune Cavallino-Treporti
“Questo ha una valenza perché si cresce come squadra, la sinergia che c’è tra gli enti dei vari settori, in questo caso il Ministero, la regione, le aziende sanitarie e il nostro comune. E soprattutto insieme agli operatori del turismo”.
Nadia Zanchin, Sindaco di Eraclea
“Perché c’è uno scambio di esperienze diverse, anche chi ospita ne trae una ricchezza interiore e impara qualcosa ogni giorno di nuovo”.
Guido Turra, Presidente del circolo Mariclea club
“Per il circolo velico è stato positivo anche l’avere ospitato l’anno scorso, e quest’anno replicheremo, degli utenti che vengono a fare le vacanze sulla spiaggia di Eraclea. E che potevano accedere ad un’esperienza come quella di andare in barca a vela, che è un’esperienza unica per chi non l’ha mai fatta, con massima soddisfazione. Loro, ma anche degli accompagnatori delle famiglie e di tutti i gruppi che operano in questo settore”.