Le Associazioni delle PMI della Città Metropolitana di Venezia e della Provincia di Treviso mettono a disposizione dei propri associati dei servizi sanitari a tariffa convenzionata presso l’ospedale “Giovanni XXIII” di Monastier (Treviso). I sanitari della struttura sono stati messi a disposizione delle aziende per fare test e tamponi a “domicilio” grazie al “progetto prevenzione”
Una Convenzione tra Apindustria Venezia e Confapi Treviso con il presidio ospedaliero “Giovanni XXIII”. Si è svolto Lunedì 13 luglio, presso la sede di Monastier di Treviso, l’atto della firma di una Convenzione tra Apindustria Venezia e Confapi Treviso con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII”. Ciò è avvenuto alla presenza dei rispettivi presidenti Marco Zecchinel, Federica Polloni e dell’Amministrazione Delegato del “Giovanni XXIII” Gabriele Geretto, del Presidente di Sogedin Massimo Calvani e del Vice Presidente Sogedin Fabrizio Calvani.
Di che accordo si tratta
E’ un accordo volto a favorire l’accesso, per oltre 14.000 persone tra lavoratori delle 500 aziende associate e i propri familiari, ad alcuni importanti servizi sanitari, quello raggiunto tra le Associazioni delle Piccole e Medie Imprese della città metropolitana di Venezia e della Provincia di Treviso con il Covid Free Hospital “Giovanni XXIII”, per mezzo della stipula della convenzione che riguarda specifiche prestazioni quali: screening Covid-19 con Test sierologico venoso e tampone, Servizio di Medicina del Lavoro, costruzione di piani welfare e un nuovo progetto sulla prevenzione che riguarderà tutti i dipendenti e i loro familiari.
Previsto inoltre il convenzionamento con enti bilaterali Confapi coadiuvato da attività divulgativa/informativa alle Aziende. Partendo dal primo servizio, la necessità di discriminare nell’universo dell’infezione coronavirus fra soggetti malati, portatori del virus o soggetti che lo hanno avuto, anche in forma asintomatica o paucisintomatica, è oggi di rilevante e fondamentale necessità.
I test di screening e il Servizio di medicina del lavoro
I due test di screening che verranno effettuati sono: il prelievo venoso e il tampone faringeo e qualora l’azienda lo richiedesse, la struttura di Monastier è in grado di effettuare, attraverso i propri sanitari, i prelievi direttamente nelle aziende. Consentendo quindi ai lavoratori di evitare viaggi con minor costi e riduzione dei tempi. Il Servizio di Medicina del Lavoro, poi, si propone di tutelare la salute dei lavoratori delle aziende nelle quali è nominato un professionista, attraverso una serie di attività volte a prevenire le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro. Oltre all’esecuzione delle visite mediche preventive e periodiche del personale dipendente, esso si occupa di tutte le alterazioni legate all’attività lavorativa, gli incidenti e i conseguenti infortuni che possono verificarsi sul luogo di lavoro, provvedendo a rilasciare il “certificato medico del lavoro” o idoneità lavorativa al lavoratore visitato.
Progetto prevenzione
La convenzione prevede pure lo sviluppo di un nuovo “progetto prevenzione”, ossia una serie di incontri dedicati alla salute e alla prevenzione. Esso ha come obiettivo unico e mirato la salvaguardia della salute della persona attraverso la diagnosi precoce delle patologie con strumentazione. la quale quella presente nel Presidio Ospedaliero di Monastier, di ultima generazione e ad alto livello tecnologico. Tutto ciò, con la competenza dei professionisti presenti, consente di individuare in fase precoce neoplasie che potrebbero mettere a repentaglio la salute della persona. Prevenzione, sensibilizzazione e informazione sono i temi al centro del progetto di collaborazione e partnership.
I piani di Welfare
Circa i nuovi piani di Welfare e tutte le disposizioni approvate, esse dimostrano un’attenzione crescente per il benessere e la qualità della vita dei collaboratori, e a godere dei servizi di welfare sono quindi anche le loro famiglie. Considerato il valore consentito da ciascun dipendente e le prestazioni sanitarie comprese nel WELFARE, la Struttura sottopone, pertanto, una serie di screening utilizzabili dal dipendente e dal familiare.Con gli enti bilaterali della Confederazione nazionale delle Associazioni delle Piccole e Medie Industrie private, infine, si espandono ed integrano i convenzionamenti, grazie all’interazione tra uffici competenti.
La cura di eventuali danni
Nelle persone che hanno avuto il covid-19, che ne avranno poi la testimonianza sierologica – visti gli screening che il Giovanni XXIII, qualora venisse richiesto è in grado di andare ad effettuare direttamente nelle aziende – c’è la possibilità dal punto di vista curativo di andare a migliorare gli eventuali danni a carico del loro organismo, considerando che la maggior parte di esse possono sviluppare un problema di natura respiratoria”.
Una più ampia progettualità associativa locale
La stipula della Convenzione rientra all’interno di una più ampia progettualità associativa locale, la quale mira a fornire servizi specifici e puntuali alle proprie aziende iscritte, partendo dalle loro singole e particolari necessità e richieste, traducendole in provvedimenti e atti concreti a loro beneficio.Il ruolo dell’associazione di categoria, infatti, è quello di ascoltare e risolvere le problematiche di chi tutti i giorni fa impresa con sacrificio e determinazione, credendo fortemente nel valore di fare squadra e nella necessità di costruire relazioni forti e durature con gli stakeholder economici ed istituzionali del territorio.