Progetto “Senza dimora”: anche quest’anno il Comune di Venezia, nonostante le difficoltà di bilancio, risponde all’emergenza freddo offrendo, con la collaborazione di tanti soggetti pubblici e privati, numerosi servizi a favore delle persone senza fissa dimora. A presentare le attività e gli interventi previsti per l’inverno 2015-2016 sono stati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nei locali della mensa di Ca’ Letizia a Mestre, l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, il responsabile del Servizio, Marino Costantini, la coordinatrice del Progetto “Senza dimora”, Serena Baccara, oltre ai rappresentanti del Terzo settore che gestiscono o collaborano alla gestione di interventi e servizi.
“L’obiettivo primario – ha esordito l’assessore Venturini – è togliere le persone dalla strada, sia per evitare che si ammalino o peggio, sia per dare una risposta concreta al disagio dei cittadini che si trovano a convivere con bivacchi improvvisati sotto casa. L’Amministrazione comunale continuerà ad aiutare chi è in difficoltà, ma nello stesso tempo a chiedere con fermezza il rispetto delle regole di convivenza civile”. L’assessore ha poi sottolineato come quest’anno, a rendere particolarmente gravosa la situazione, si aggiunga la presenza nel territorio comunale di alcuni rifugiati, circa 50 persone, giunte nel nostro Paese attraverso la rotta balcanica, e quindi esclusi dai circuiti di assistenza dell’Operazione Mare Nostrum, e che al momento vivono in condizioni di fortuna.
Il Progetto “Senza dimora” – ha spiegato Serena Baccara – offre numerosi servizi alle persone che vivono per strada, dalla distribuzione di pasti e vestiti alla raccolta di coperte, dal servizio docce all’assistenza sanitaria. Durante il primo semestre del 2015, le persone contattate in strada dagli operatori del Progetto sono state 209, per la maggior parte stranieri (73%), soprattutto dell’Est-Europa, e maschi (82%), anche se il numero complessivo delle donne che vivono per strada è in aumento. (Altri dati relativi alle utenze dei servizi proposti sono disponibili nel file allegato al comunicato).
Tra le novità di quest’anno c’è l’istituzione di un centro diurno pomeridiano nella mensa di Ca’ Letizia, in via Querini 19 (aperto dal lunedì al giovedì dalle ore 15 alle 17.30, il martedì e il venerdì dalle ore 9 alle 11), per consentire a chi non ha una casa di trascorrere alcune ore della giornata al caldo e poter usufruire dei servizi igienici. “Il centro – ha commentato Venturini – è attivo solo da pochi giorni ma già emergono alcuni dati positivi, visto che è diminuito il numero di senza dimora che utilizzano la vicina biblioteca civica Vez come rifugio. Dal prossimo anno installeremo i tornelli in biblioteca, perché le esigenze di tutti possano essere rispettate”. È inoltre aumentato di 10 unità, da 24 a 34, il numero di posti letto messi a disposizione nei dormitori e si è consolidato il progetto “Dimissioni protette”, avviato in via sperimentale lo scorso anno, che mette a disposizioni 4 posti letto alla Casa dell’ospitalità per accogliere chi è stato dimesso dall’ospedale e non ha un posto dove andare.
“Le realtà di volontariato che operano per le persone in difficoltà – ha concluso Venturini – sono davvero tante. Favorire il coordinamento tra le varie iniziative, per valorizzarle e renderle più efficaci, è uno dei compiti primari dell’Amministrazione comunale. Per questo, dal 2016 avvieremo un tavolo permanente per mettere in rete tutti i soggetti che gestiscono mense o che si occupano della distribuzione di cibo o pacchi ai più bisognosi, anche per evitare i cosiddetti ‘furbetti’ ”.