Gli agenti del Servizio Sicurezza urbana della Polizia locale sono entrati in azione stamattina, verso le 8, per uno sgombero di un complesso residenziale in costruzione tra viale San Marco e via Sansovino a Mestre. La struttura, costituita da tre palazzi e diverse decine di appartamenti, è stata inserita nel programma Oculus da luglio dello scorso anno, quando, a causa di un fallimento, il cantiere si interruppe. E’ stato da quel momento che sono iniziate le prime invasioni da parte di senzatetto e sono scattati i conseguenti ripetuti controlli della Polizia locale. Un’azione che ha permesso di mantenere la situazione nella norma.
L’irruzione e lo sgombero
Oggi, dopo aver ricevuto dal curatore fallimentare l’atto di denuncia-querela, quindici operatori del Servizio Sicurezza urbana e due unità cinofile del Corpo hanno fatto irruzione nelle palazzine sorprendendo all’interno tre sedicenti cittadini tunisini tra i 25 e i 38 anni, oltre che due cittadini italiani di 40 anni. Non erano gli unici però che gravitavano nella struttura: sono stati trovati e rimossi altri 7 giacigli utilizzati da ulteriori senzatetto, in parte già individuati nei giorni scorsi: si tratta di un cittadino polacco, di una cittadina italiana e di un cittadino marocchino. Gli identificati hanno precedenti penali piuttosto pesanti, come violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, truffa, rissa, rifiuto di fornire le generalità a pubblico ufficiale. Tutti gli occupanti sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici, mentre i tre cittadini tunisini sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria anche per aver violato la normativa sull’immigrazione.
Salvato un cucciolo di rottweiler in precarie condizioni igieniche
Oltre ad alcune dosi di cocaina e di hashish, stagnole e tracce di confezionamento, “scovate” dal fiuto delle unità cinofile, è stata sequestrata anche della sostanza da taglio. Al piano dove sono stati individuati i tre cittadini tunisini, inoltre, gli agenti si sono imbattuti in un cucciolo di rottweiler di circa 2 mesi tenuto in condizioni disumane: il cane, interamente ricoperto di polvere, era assicurato a un telaio in acciaio con un guinzaglio di circa settanta centimetri. Non poteva muoversi, tanto da calpestare continuamente i propri escrementi. Solo dopo ripetute insistenze da parte dei pubblici ufficiali, uno dei tre denunciati ha dichiarato che il cane era di sua proprietà, ma non è stato in grado di fornire alcuna documentazione per risalire alla sua cucciolata o al precedente proprietario. Nel caso in cui il legittimo proprietario lo riconoscesse, è pregato di telefonare al numero 0412747070 chiedendo di essere messo in contatto con il Nucleo operativo della Polizia locale.
Al termine dello sgombero è intervenuta una squadra di operai, su mandato del curatore fallimentare, che chiuderà il perimetro del complesso collegandolo con la centrale d’allarme di una società di vigilanza. Nel frattempo il luogo continuerà a essere sorvegliato dalla Polizia locale.