Pochi giorni fa è stato approvato in commissione VIA regionale il progetto di Ecoprogetto Venezia di realizzazione di un inceneritore a Fusina alimentato da CSS (Combustibile Solido Secondario derivante dai rifiuti), legno e fanghi di depurazione.
L’inceneritore
Oltre 600 persone hanno riempito tutti gli spazi disponibili in piazza Mercato a Marghera per l’assemblea pubblica, convocata da 10 associazioni, contro il progetto di inceneritore fortemente voluto da Veritas a Fusina.
Molti gli interventi che si sono susseguiti sul palco. Mattia Donadel, di “Opzione zero”, ha annunciato che “la prima manifestazione che faremo sarà il 13 giugno a Venezia, alle Zattere. Contro Veritas formeremo una catena umana. Poi il 20 boicottaggio della con gazebo e volantinaggio in tutti i mercati rionali”.
Legambiente
Sul tema si è espressa anche Legambiente, che ha inviato una lettera alla Regione: «La nostra regione è prima nella classifica nazionale per numero di Comuni ricicloni e rifiuti free (<75 kg/ab.*anno), fatto che colloca il Veneto al vertice dell’eccellenza nella gestione dei rifiuti in Italia». L’impiantistica del recupero, però, «mostra segni di sofferenza, con le frazioni merceologiche di carta e plastiche che faticano a trovare una collocazione remunerativa sul mercato». Di qui «la necessità di pianificare e promuovere l’economia circolare» e per questo, scrive Legambiente, «spiazzano le scelte di Ecoprogetto-Veritas a Fusina», che «sembrano porre l’incenerimento come elemento centrale della strategia nella gestione dei rifiuti», con il rischio che vanga meno «l’impegno sul fronte della riduzione del rifiuto secco residuo». Legambiente, quindi, chiede «la sospensione dell’iter autorizzativo del progetto di Fusina e l’avvio o di un tavolo di confronto».
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