Berlato le conclusioni
Luigi Gandi: “Torneremo su questo concetto molto interessante. Come si può essere conservatori e riformisti allo stesso tempo, ad esempio? Un esempio solo e poi la lascio. Un esempio, come lei ha detto prima, sono la famiglia e la tutela dei bambini, non sono retrogradi, secondo me questi sono tradizionalisti, tanto di cappello.
Un esempio di riforma dell’Europa quale può essere?”
Sergio Berlato: “Beh, l’ho detto e lo ribadisco, noi l’Europa la vogliamo riformare proprio alle radici, perché vogliamo riportarla allo spirito dei padri fondatori.
Gandi: “Quindi ad una riforma proprio radicale?”
Europa espressione dei cittadini
Berlato: “Noi vogliamo arrivare proprio a noi, non vogliamo. Tornare a Suman a Spinelli? Esatto, quello è lo spirito di di padri fondatori nel quale noi ci riconosciamo. Non solo però. Vogliamo anche fare in modo da riuscire a far sì che l’Europa veramente sia una Confederazione di Stati sovrani. Che vada a tutelare le identità nazionali ed è sovranità nazionali.
Per noi questo diventa di fondamentale importanza. Noi stiamo combattendo per questo, noi crediamo nell’Europa, noi crediamo nella necessità di permettere ai cittadini anche di eleggere i propri rappresentanti. Già avviene per il Parlamento europeo, ma non avviene per la Commissione europea, cioè per l’organo di governo dell’Europa. Perché i Commissari europei sono nominati, sono indicati dagli stati Membri. Noi vogliamo che anche il governo dell’Europa sia espressione dei cittadini e non sia qualcosa calato sulla testa dei cittadini contro la volontà dei cittadini.”
Gandi: “Bene, grazie mille. Ha parlato l’onorevole Sergio Berlato, membro del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, alla prossima puntata e buona serata”.
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