In questo momento di quarantena si teme un aumento della violenza domestica, ne parliamo con Luciana Colle, vicesindaco di Venezia. Questo perché si è obbligati a stare a casa e chi già vive in una situazione tesa o difficile, ora rischia di andare incontro a peggioramenti e degenerazione. I timori sono supportati dai fatti successi in Cina, dove c’è stato un aumento della violenza subita dalle donne nel periodo di quarantena.
Quarantena e violenza
In questo momento si stanno ricevendo poche segnalazione, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si può pensare che stia andando tutto bene, ma questo scenario è difficile da credere. È più facile, e realistico, pensare che le tensioni prima latenti ora esplodano e che la paura sia aumentata. Già normalmente si fa molto fatica a denunciare quando si subisce una violenza, ora questo timore aumento vista l’incertezza della situazione con l’emergenza sanitaria. Non bisogna, però, farsi sopraffare dalla paura perché le strutture sono, comunque, aperte e il centro lavora per assicurare assistenza a chiunque ne abbia bisogno.
Crisi economica
Anche la crisi economica potrebbe essere un aumento di queste difficoltà. Infatti, solitamente in momenti di difficoltà finanziaria crescono le tensione anche in una situazione normale. Questo rischio aumenta quando parliamo di casi in cui il nervosismo è alto a prescindere e basta un nonnulla per far scoppiare la situazione. L’idea che si ha è che la situazione esploda dopo la riapertura, quando i problemi economici emergeranno effettivamente. L’ospite, comunque, afferma che il sindaco è molto sensibile a questo tema e dunque cercherà di porre massima attenzione agli sviluppi che si avranno.