Uno spazio espositivo e non solo, dedicato ai servizi, alla cultura, alla tecnologia, al retail e all’intrattenimento. L’M9 sta per aprire i battenti a Mestre
Anteprima stamane per i giornalisti degli spazi dell’M9 ormai verso il completamento. Sono i tasselli colorati che ricoprono le facciate ad attrarre maggiormente l’attenzione. In tutto sono 20 mila, e quindici le tonalità scelte dall’architetto progettista berlinese Matthias Sauerbruch analizzando la zona circostante di Mestre.
Coinvolti sette corpi di fabbrica, di cui tre nuove edificazioni. Il progetto ridisegna letteralmente la città e si impone come distretto di rigenerazione dedicato non solo alle esposizioni ma anche a servizi, cultura, tecnologia, retail, intrattenimento. La visita ai cantieri tra via Poerio e via Carducci, guidata dall’amministratore di Polymnia Valerio Zingarelli e dall’architetto si è svolta anche con la presenza del Presidente della Fondazione Venezia, Giampietro Brunello, e l’amministratore di Maltauro Partecipazioni Spa Gianfranco Simonetto.
All’interno gli spazi cominciano a delineare il ruolo delle strutture costruite accanto al museo del ‘900 ossia quello di offrire un format fatto di cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio. “Tutti aspetti – è stato detto – che viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere”. 280 metri quadri di auditorium/cinema 4K, 2.160 metri quadri di esposizione permanente (primo e secondo piano), 1.440 metri quadri per le esposizioni temporanee ed eventi (terzo piano). 110 milioni il costo complessivo del progetto.
