Luca Guadagnino torna con il dramma Queer
A due anni dalla vittoria del Leone d’argento con Bones and All, il regista palermitano torna con un dramma ambientato nel 1950 e ispirato all’omonimo romanzo di William Burroughs. Il protagonista è Daniel Craig nei panni di un americano solitario espatriato a Città del Messico che perde la testa per un giovane ed enigmatico studente.
Spiega Guadagnino “In Queer abbiamo cercato in qualche modo di rispondere a quella fondamentale domanda che Burroughs si faceva poco prima di morire. E cioè come può un uomo che vede e sente non essere triste?”.
Un western tragico
In gara anche il Western in versione favola nera Harvest della regista greca a Athīna Rachīl Tsaggarī. Al centro della tragicomica storia l’improvvisa scomparsa in soli sette giorni di un villaggio agricolo in una epoca e in un luogo indefiniti.
Spiega la regista: “Per me Harvest è un film sulla resa dei conti. Che cosa abbiamo fatto? In che direzione stiamo andando? Come possiamo salvare il suolo? Il futuro non fa parte della storia, accadrà fuori dallo schermo, in un mondo che non siamo destinati a vedere.”
Il futuro distopico di Asif Kapadia
Parla dal futuro Asif Kapadia, il documentarista premio Oscar inglese di origine indiana, che con 2073 propone un film-nonfiction sui generis sul senso di terrore per ciò che sta accadendo e che sta diventando normale in tutto il mondo. 2073 è pura fantascienza dell’orrore.
Fuori gara anche il documentario italiano Bestiari, Erbari, Lapidari di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti. Firmano un film enciclopedico in tre atti che renda omaggio a quei mondi sconosciuti e, per certi versi, davvero alieni, fatti di animali vegetali e minerali e che troppo spesso diamo per scontati.
Il racconto ha una struttura narrativa che combina pensiero razionale ed emotivo, cercando di reinventare la visione del reale. La sezione dedicata alle piante si svolge all’interno dell’Orto botanico di Padova.
Solitudine e guerra
Alle giornate degli autori debutta in concorso Taxi Monamour di Ciro De Caro. Una storia che ha per protagoniste Anna, che affronta in solitudine la malattia, e Cristi che fugge da una guerra. Il film racconta l’incontro tra due donne, all’apparenza diverse, ma che in fondo si assomigliano molto.
Spiega De Caro: “È la storia di un incontro casuale ed intenso. E il mio tentativo è quello di essere un testimone silenzioso e discreto che possa cogliere qualcosa di intimo e di vero, senza alcun giudizio.”
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