Economia e società

Olio alimentare usato: parte la raccolta dell’ al Lido di Venezia

Oggi al mercato distribuite 1500 tanichette al gazebo di Veritas Gli assessori Romor, Zuin e De Martin: “Un Lido sempre più ‘green’ che aiuta a produrre il biodiesel usato sui vaporetti”

Parte la raccolta di olio alimentare usato al Lido di Venezia: per lanciare il nuovo servizio rivolto alle utenze domestiche, Veritas ha allestito oggi un gazebo al mercato settimanale dell’isola consegnando ai cittadini 1500 tanichette.

Munite di filtro-imbuto, vanno usate per inserire l’olio di cottura dei cibi, i grassi del brodo, nonché il liquido di conservazione di pesce e verdura in scatola, che, non essendo biodegradabili, risultano essere altamente nocivi per l’ambiente se non smaltiti in maniera corretta. L’importante è che siano freddi e che non vengano mischiati ad oli di altra natura.

La raccolta dell’olio alimentare

L’iniziativa è in linea con quell’idea di ‘Lido green’ che l’Amministrazione, sa portando avanti da tempo, introducendo man mano nuove pratiche di smaltimento dei rifiuti e puntando sull’educazione al rispetto dell’ambiente.

D’ora in poi, i contenitori potranno essere ritirati all’Ecocentro del Lido, in via Malamocco 18. I punti di raccolta, invece, sono quattro: oltre all’Ecocentro, la sede della Municipalità, e nelle due campane in Parco della pace sul Lungomare Marconi e al Parco delle Quattro Fontane.

“Siamo orgogliosi che il concetto di Lido ‘green’ si affermi sempre più con queste pratiche quotidiane, che vanno di pari passo ai progetti più ampi, come quello della sostituzione dell’intero parco autobus pubblici di Lido e Pellestrina con mezzi elettrici”. Ha ribadito poi il prosindaco Romor.

Olio usato

Nel territorio del Comune di Venezia vengono raccolte 250 tonnellate di olio usato all’anno (tra utenze domestiche e commerciali). Grazie all’accordo sottoscritto da Comune di Venezia, Eni, Veritas e Gruppo Avm questo viene trattato e trasformato in biocarburante per vaporetti e motoscafi della flotta Actv. Che i vaporetti siano alimentati dal nostro olio di frittura è un grande risultato, perché il biodiesel riduce l’inquinamento atmosferico.

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