Lo smantellamento del superbonus per il 2024 comincia a farsi sentire e rallenta l’edilizia
Rallenta l’Edilizia
Le imprese stanno rallentando l’attività e il comparto comincia ad interrogarsi sul medio e lungo periodo. E’ indubbio che, dopo la fermata dell’economia nei mesi della diffusione del covid, il superbonus abbia dato un nuovo impulso economico; anche troppo se si pensa ai prezzi vertiginosi raggiunti dalle materie prime, alle truffe e a società che, pur occupandosi d’altro, si sono convertite all’edilizia.
L’Anci di Venezia ad esempio ha visto aumentare le iscrizioni di società edili ed il lavoro è aumentato, ma i benefici sul Pil sono stati Modesti: un punto virgola due nel 2021, 0,7% lo scorso anno e addirittura un punto in meno nel 2023.
La Richiesta della CNA
Ora si tratta di non disperdere la carica presente tra le imprese edili, tanto che, nei giorni in cui governo sta valutando un nuovo sistema di bonus edilizi, la CNA del Veneto sta chiedendo una nuova stagione di incentivi.
Afferma Moreno De Col, presidente della CNA Veneto: “La formula dei bonus va rivista completamente ed è giunto il momento di chiudere questa partita. E’ necessario però guardare avanti, non ci sono grandi promesse all’orizzonte e molte imprese hanno rallentato la loro attività, con poche prospettive per il medio e lungo periodo.
Dovranno quindi essere messe in campo nuove strategie e nuove politiche di incentivi per mantenere l’impulso di crescita, con l’obbiettivo primario della riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio edilizio che, per la maggior parte, com’è noto è molto vecchio”.
I Lavori Ancora in Corso
C’è poi il fronte dei crediti intagliati e quello dei lavori in corso negli edifici che potrebbero non finire il 31 dicembre 2023, data di scadenza del superbonus. Questo fenomeno ormai diffuso sta colpendo tutta la regione del Veneto.
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