In questa puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” parliamo de Le Pasque Veronesi con Tommaso Giusto regista del film e l’ideatore del progetto, Maurizio Ruggiero. In studio anche Alberto Magagno, Schiavone, e Giovanni Rubini, Guardia nobile di Verona.
Maurizio: “Battute a parte, il progetto è quello di prendere un capito della storia che è nerissimo che è quello del risorgimento italiano. Nerissimo perchè è la prosecuzione del giacobinismo rivoluzionario a tutti gli effetti, di cui signora a tutti gli effetti gli aspetti di “mano nera”. Sarebbe interessante rimettere in auge anche quei 500mila lombardo-veneti che combatterono nell’esercito imperiale dal 1815 al 1866, tutti dimenticati, e questi poverini rimasti fedeli all’imperatore che ne facciamo?”
Tommaso: “ripercorriamo questo filone”
Luigi: tu sei venuto nell’emittente giusta perchè la mamma di Gianni Vindigni, che è friulana ed è morta a 108 anni, e la sorella a 106. La mamma di Gianni nacque proprio a Strasoldo in epoca imperiale e ha frequentato la scuola in tedesco. Quindi stiamo parlando di un connubio molto importante dal punto di vista di valori.
Le colpe degli USA
Prima delle due parole sui soldati volevo dire che queste produzioni di Tommaso Giusto si abbinano molto bene con l’accordo che ha fatto Televenezia con l’IPP, manderà le pillole la nostra redazione negli Stati Uniti d’America e speriamo che gli Stati Uniti d’America si convincano che noi li abbiamo riconosciuti e rispettati”.
Tommaso: “E un pacco di leggi per fare la costituzione americana, ricordiamoglielo, non sapeva nemmeno quali fossero quegli ordinamenti, l’amico Renzo Fogliata ci potrebbe insegnare che cosa è avvenuto allora ma c’è stata una traduzione vera e propria di legali italo-americani, parlare di Italia allora è fuori luogo però erano di origini della penisola italica, neo americani, inviati qui nelle terre di San Marco a studiare le leggi venete per potersi ispirare soprattutto a livello mercantile e giuridico alla struttura della costituzione e non solo, ma del regime intero”.
Rappresentanze storiche in studio
Luigi: in chiusura di questa puntata Maurizio vuoi presentare Alberto Magagna che è uno Schiavone e la guardia nobile Giovanni Rubini.
Maurizio: “Sono due reparti che versarono sangue al tempo dell’insurrezione di Verona e quindi per la serenissima e per la gloria di Venezia e anche per la gloria di Dio. La guardia nobile ha questa divisa giallo e azzurra con i colori sia della città di Verona che della città di Venezia, composta da una velada cioè la giubba di colore azzurro con panciotto e pantaloni gialli e l’immancabile coccarda simbolo dei patrioti, quelli che erano schierati con Venezia contro i Giacobini.
Dall’altra parte abbiamo invece lo schiavone, tutti vedono la riviera degli schiavoni a Venezia ma nessuno sa come erano questi schiavoni, riconoscono le divise napoleoniche ma non le nostre.
Allora vedete una divisa di alta montura, di alto livello, per le parate, con la giubba rossa, panciotto e pantaloni blu con decori e fascia gialla, il moschetto d’avancarica del tempo, il tascapane e la giberna e il cappello di foggia orientale, il Fez, che ricorda che venivano dall’oltremare.
Luigi: Valorosissimi guerrieri. La prossima volta mi porterete anche uno Stradioto albanese perchè anche loro facevano parte del nostro antico stato veneto. Ringrazio Maurizio Ruggero, presidente del comitato della rievocazione delle pasque veronesi. Non vi dico venite a vedere il film perchè è tutto sold out, non c’è più posto ma mi auguro che verranno fatte altre proiezioni. Ci farete sapere.
E ringraziamo anche il regista Tommaso Giusto che ci ha reso testimonianza di questo bellissimo docu-film su Le Pasque Veronesi. Il mio caro invito è di andarlo a vedere, grazie a Televenezia che permette queste trasmissioni storiche.
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