Realtà virtuale aiuta i bambini dell’Ulss3 a superare la paura del dottore

Vengono proposti ai piccoli pazienti durante i prelievi, le iniezioni, le visite ecografiche; e a trarre beneficio da questa pratica antistress sono anche... i papà e le mamme

La ditta Apice fornisce degli occhiali per la realtà virtuale da utilizzare negli ospedali dell’ Ulss 3 Serenissima. La tecnologia sarà applicata ai bambini durante le visite pediatriche dei pazienti più piccoli per ridurre il livello di stress.

Indro sperimenta la realtà virtuale durante una visita

Un nome importante e la passione per la Formula 1 condivisa con il papà: Indro è forse il primo tra i giovani ospiti delle Pediatrie dell’Ulss 3 a provare, proprio insieme al papà, grazie agli “occhialoni” magici introdotti in Reparto, l’ebbrezza di un viaggio nella realtà virtuale. E’ stato probabilmente il primo a verificare se davvero questo aiuta ad affrontare con più leggerezza una visita ecografica, un’iniezione, un prelievo di sangue.

Indro ha indossato gli “occhialoni” durante una visita ecografica, mentre il papà, che lo accompagnava, ha a sua volta indossato l’altro visore in dotazione. Con un semplice movimento del capo, il piccolo paziente ha la possibilità di scegliere tra diversi mondi in cui immergersi; il genitore può sintonizzarsi a sua volta con la stessa “realtà virtuale”, per tuffarsi con il proprio figlio negli abissi, o per prepararsi a partire per Marte, e comunque per attraversare un’esperienza nuova, che certamente può aiutare a pensare con meno apprensione a quanto sta facendo il medico o l’infermiere.

Maurizio Pitter

“Quando un bambino affronta questi passaggi sanitari attraversa un momento di tensione e di fastidio: da sempre noi medici e infermieri ci preoccupiamo di trovare una modalità per ‘distrarre’ i piccoli pazienti in questi momenti, e da oggi ci aiuta una delle tecnologie più recenti, questa ‘realtà virtuale’ che, indossati i particolari visori, ti avvolge e ti trasporta per alcuni minuti in un mondo coinvolgente e affascinante. Ognuna delle Pediatrie dell’Ulss 3 Serenissima ne ha ricevuti in dotazione un paio, da utilizzare ogni volta che sia necessario”. Spiega il dottor Maurizio Pitter, Primario di Pediatria del Civile

Per oggi ma anche per il futuro

“Non si tratta solo di risolvere una tensione momentanea, ma anche di evitare che nel piccolo paziente si sedimenti una esperienza spiacevole che può dare poi luogo ad una paura o ad un’ansia eccessiva per le visite future: infatti il ricordo di una precedente esperienza dolorosa ha una forte influenza sull’esperienza di dolore durante procedure successive”. Spiega il dottor Pitter.

Le statistiche

L’utilizzo della realtà virtuale a servizio del lavoro degli specialisti delle Pediatrie ha già dimostrato la propria efficacia. E così, mentre si registra che nei piccoli pazienti il livello di ansia è spesso così alto da compromettere la buona riuscita della procedura medica, uno studio pubblicato sul Journal of Pediatrics ha promosso la realtà virtuale: il suo utilizzo in ambito pediatrico ha ridotto il dolore del 40-60% e l’ansia del 35-45%; significativo che a trarre grande beneficio dal ricorso a questo “diversivo” siano i papà e le mamme quasi più dei bambini: lo stesso studio evidenzia come l’utilizzo di questi strumenti riduce il livello di angoscia dei genitori del 75%.

Edgardo Contato

Un utilizzo non alienante del digitale. “Gli Ospedali dell’Ulss 3 Serenissima diffidano dell’abuso di tecnologie digitali durante la degenza: ogni volta che possiamo ci impegnamo a far sì che il tempo passato dai bambini in Pediatria sia un tempo di rapporti umani, e non sia riempito solo da cellulari e tablet, con il rischio che diventi un periodo addirittura alienante.

Questa che ci è stata donata è invece un’attrezzatura da utilizzare in un momento specifico, che riesce a distrarre i bambini da emozioni negative: la realtà virtuale aiuta i nostri specialisti a non trovarsi davanti ad un rifiuto del trattamento, e a non dover ricorrere alla sedazione farmacologica, che in un numero non irrilevante di casi finisce per essere l’unica soluzione praticabile.

Particolarmente significativo è parso ai nostri Primari l’aspetto del coinvolgimento dei genitori, al fine di creare delle situazioni capaci di aiutare entrambi a fronteggiare positivamente lo stress delle procedure mediche. Per tutti questi motivi, la tecnologia digitale che viene oggi utilizzata può a pieno titolo essere inserita nel progetto pediatrico aziendale ‘Ospedale senza dolore’, che i nostri Reparti perseguono secondo le linee guida della Regione del Veneto: l’uso dei visori diventa preziosissimo anche associato, ad esempio, all’utilizzo della crema anestetica locale, già introdotta nelle nostre Pediatrie”. Ha sottolineato il Direttore Generale Edgardo Contato.

Apice: la ditta che ha aiutato nella realizzazione del progetto

La ditta Apice di Dosson di Casier, ha donato una coppia di visori, del valore commerciale complessivo di circa 30.000 euro, a ciascuna delle Pediatrie dell’Ulss 3 Serenissima (Mestre, Venezia, Mirano, Dolo, Chioggia).  Ha caricato i dispositivi d’intesa con i cinque Primari, con applicazioni per il coinvolgimento immersivo del paziente appositamente studiate e sviluppate.

L’Ulss 3 Serenissima e i tecnici della ditta Apice monitoreranno l’efficacia della proposta: “Forniremo una apposita form on line disponibile sul nostro sito web dove poter inserire comunicazioni dei responsabili delle unità operative di Pediatria sul buon uso dell’applicazione. Sapere che possono essere utilizzati in ambito clinico e che i visori con le esperienze da noi realizzate possono essere di aiuto sarà la nostra più grande soddisfazione”. Spiega la ditta Apice.

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