Per fermare risse e spaccio, la questura di Venezia si è mossa in queste ore chiudendo per 15 giorni un bar in via XX settembre a Mestre e una discoteca a Jesolo per una settimana. Il pugno di ferro si è abbattuto su due locali più volte segnalati dai cittadini.
La chiusura del bar di Mestre
Il bar di Mestre era frequentato da pregiudicati, clochard, tossicodipendenti. Gli agenti al momento della chiusura dell’esercizio, vi hanno trovato all’interno avventori extracomunitari con precedenti per spaccio.
La rissa scoppiata nel locale di Jesolo
Il locale notturno di Jesolo invece, è stato chiuso per una rissa scoppiata il 3 luglio scorso tra addetti alla sicurezza e clienti. In questa occasione 3 persone hanno riportato ferite.
La spaccata in un bar di Marghera
A Marghera intanto in via Rizzardi 75 i residenti hanno segnalato la pericolosità di un bar chiuso dopo una spaccata nei mesi scorsi. Il locale ha mantenuto aperto il buco nel vetro frantumato della porta d’ingresso. Ci sono segni di infrazione e all’interno sono presenti bottiglie di alcolici che potrebbero finire nelle mani di minorenni.
Pugno di ferro anche a Venezia
A Venezia la polizia locale in vista del Redentore, ha controllato e sanzionato 3 venditori ambulanti autorizzati che esponevano merce con immagini poco decorose. Sequestrati diversi grembiuli oltre ad alcune decine di borse non contraffatte a 4 venditori abusivi lungo Riva degli Schiavoni. Sono state comminate in totale sanzioni per oltre 10 mila euro. Per approfondire le misure di controllo adottate in vista del Redentore, si rimanda all’articolo: Controlli a Venezia per il decoro: sequestrata merce a venditori abusivi
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