Il Fatto

Renato Chisso parla del federalismo stradale

Nuova puntata di “Il fatto di Luigi Gandi”. Gli ospiti hanno fatto un pubblico encomio al compianto Silvano Vernizzi. Renato Chisso parla dei risultati del federalismo e il ritorno al passato

Nuova puntata di “Il fatto di Luigi Gandi”. In studio Giancarlo Galan dopo 9 mesi di silenzio stampa, Renato Chisso e Adriano Rasi Caldogno. Gli ospiti hanno fatto un pubblico encomio al compianto Silvano Vernizzi.

“E’ stato fatto tanto, in quella stagione lì avete fatto tanto, non c’è niente da dire, nessuno può dire. Il federalismo stradale è nato qua, tanto per dirne una e la grande quantità di risorse lo deve al Passante di Mestre”.

“Oggi in difficoltà”.

La stagione del federalismo

“Ecco, allora, se è in difficoltà io eviterei di parlare perché è un encomio a Silvano però Silvano ci teneva molto”.

“E’ la sua creatura”.

“Perché è in difficoltà?”

“Lasciamo perdere, lasciamo perdere le politiche, le questioni di tipo politico. Ma quando la stagione… c’è stata la stagione del federalismo in questo nostro territorio e che tutti han salutato e han visto cosa ha portato il federalismo. Tra questi c’era anche il federalismo stradale. Mi pare che il clima non sia cambiato però sulle strade, sul federalismo stradale però c’è un ritorno al passato cioè si pensa, non so chi, ma comunque lasciamo perdere, di restituire le strade allo Stato, di restituire le strade all’ANAS” ha detto Renato Chisso.

Il codice facita muina

“Da questo punto di vista mi piace sottolineare, mi permetta una piccola considerazione: sul tavolo di Silvano, della sua scrivania, c’era una targa ed era una targa che riportava un ordine della marina, un codice di navigazione della marina borbonica che titolava “facita muina”.

“Facita muina” è un ordine che quando arrivavano i capi, te lo ricordi Adriano, arrivavano i capi all’interno della nave e all’ordine facita muina, quelli di sopra andavano sotto, quelli a destra andavano a sinistra e quelli a sinistra andavano a destra per fare un po’ di confusione, per vedere che tutti lavoravano”.

“Ecco, Silvano lo teneva sul tavolo questo. A dimostrazione di cosa? A dimostrazione di come un funzionario pubblico, un dirigente pubblico, un grande burocrate non deve fare. Quello lo teneva sul tavolo per dire “attenzione ragazzi, questo è l’antitesi dello Stato, questo è l’antitesi della burocrazia, l’antitesi di chi vuole fare”.

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