E’ ancora il Covid l’argomento più gettonato in questa settimane nel Veneto anche se pur aumentando la pressione negli ospedali nei prossimi sette giorni la regione rimarrà bianca. Ed eccoci qui con la nuova sigla di fatti belli e brutti della settimana che ci ha preparato il nostro Fulvio. Siamo con Renzo Mazzaro, dovrebbe essere in collegamento con noi.
Ecco, bene. 007 perché insomma facciamo delle scorribande nel corso della settimana e nel corso delle notizie e dei fatti con la sagacità e l’ironia di Renzo. Allora, da dove cominciamo?
“Spero di fare centro come James. Per me questa settimana c’è area natalizia, come per tutto, però vedo preoccupazione invece che aumenta nelle persone. Non tanto per il covid, lo metterei al secondo piano. Vedo che c’è in crescita una preoccupazione per i fatti di cronaca nera, i furti e le rapine in casa. Sarà perché l’altro giorno è capitata l’ennesima razzia nell’abitazione di un grosso imprenditore nella riviera del Brenta, Renè Caovilla.
Sono entrati in casa sua all’ora di cena, ben sapendo, quando potevano farlo nell’intervallo di interruzione dei sistemi di allarme. Volevano i gioielli, non hanno creato violenza, ma non è stato simpatico però perché un signore di oltre 80 anni che si è visto puntare la pistola alla tempia, sua moglie per terra sul pavimento” ha detto Renzo Mazzaro.
Devo dire grazie anche a una prontezza di riflessi. Ha cominciato a trattare con i ladri, pur di avere salva la vita, per dare loro quello che volevano senza violenze.
“Si, la quarta rapina nelle abitazioni di gente benestante, le precedenti 3 sono avvenute nel giro di 4 giorni, dal 14 al 18 novembre. Irruzioni in casa di altrettanti imprenditori. Dal modus operandi di queste bande di predatori, ed è chiaro che queste persone agiscono con gente che fornisce le coordinate del posto. Immagino siano queste le linee con le quali la polizia sta cercando di intervenire. Ma qui non è soltanto la gente benestante. È anche quelli che non esibiscono una ricchezza, che abitano in abitazioni normali, che ci sono bande di predatori che agiscono sistematicamente, prendono per esempio di mira una via e vanno scientificamente nella abitazioni lasciate incustodite”.
Si esatto, come se sapessero che godono delle impunità, come se sapessero che non c’è un controllo nel territorio.
“Eh mia cara, proprio questo succede. Di fatti la preoccupazione dei sindaci è molto elevata. Evidentemente intercettano il malessere e la trepidazione delle persone e premono sul Ministero dell’Interno perché dia maggiori dotazioni di uomini e mezzi alle forze dell’ordine. Il Viminale dice che più di questo non può fare e scarica sul Parlamento. In parlamento adesso si stanno facendo iniziative per varare provvedimenti che rendano possibile l’intervento. Speriamo che questo intervento si veda” ha detto Renzo Mazzaro.
Anni fa c’erano i predoni dell’est. Poi si è calmato tutto e ora hanno ripreso questi fatti. O c’erano dei bravissimi investigatori prima e ora non ci sono più oppure sta accadendo qualcosa, per esempio il Covid che magari assorbe maggiormente le forze dell’ordine.
“Può essere sicuramente il Covid che occupa in altro modo le forze dell’ordine. Però bisogna dire che se noi facciamo dei confronti con altri paesi, per esempio un paese dove siamo abituati a vedere interventi molto rapidi, in questi casi come gli Stati Uniti, questa settimana a New York è stato accoltellato e ucciso uno studente italiano. Frequentava la Columbia University. Intercettato per caso per strada mentre tornava con la borsa dove aveva la tuta e le scarpe. Era andato fare una partita di calcetto. Ucciso a coltellate”.
“Lo hanno preso se non altro subito che aveva fatto il delitto, però, questo assassino, che è un ragazzo anche lui, era stato arrestato 11 volte già. Ecco, non buttiamoci giù come fosse il Paese in cui non si combina niente. Anche altrove, dove siamo abituati a vedere che lavorano molto più in fretta, succedono queste cose. Poi naturalmente ecco, le preoccupazioni sono quelle del Covid, e qui non occorre ripetermi. Sono le notizie di tutti i giorni. però ne ho isolate alcune. Alcune sono veramente assurde, per esempio in provincia di Treviso a Villorba, dei vandali hanno distrutto i servizi igienici del grande centro di vaccinazione. L’unico posto nel quale non ci sono le telecamere nei servizi igienici” ha detto Renzo Mazzaro.
Certo, l’HUB vaccinale di Villorba.
“Ecco, come possa uno sentirsi bene, dopo aver fatto una cosa di questo genere, che motivazioni abbia per farlo, non riesco a immaginare”.
Sicuramente c’è molta rabbia per compiere questi fatti.
“La rabbia perché? Se tu ti domandi allora, l’Ulss 6 di Padova, è stata attaccata dagli hacker. Hanno paralizzato il computer che serve tutti gli ospedali. È successo martedì scorso, con il risultato che molte delle attività che erano in essere sono state paralizzate”.
Sono degli sciacalli perché si sa benissimo che stanno sfruttando e speculando sulla salute dei cittadini per avere in cambio un riscatto. Questi sono diversi dai vandali di Villaorba no?
“Si appunto, però come minimo sono stati immediatamente isolati. Sono state prese le contromisure, non è stato pagato nessun riscatto. Qua va beh, siamo a un livello più sofisticato. Potrebbe perfino avere diritto di cittadinanza nelle nazioni per così dire intelligenti anche se perverse. La distruzione dei bagni, ti prego, non può essere giustificata nemmeno dalla rabbia peggiore o ispirata da chissà quali principi perfino nobili. In questo caso non penso proprio. Comunque sia un’altra elemento intorno al Covid, si stanno inasprendo le contromisure.
Ho letto che il sindaco di Padova sta per esempio chiedendo al Prefetto di vietare i cortei no vax. A Vicenza, ci sono multe previste fino a 400 euro per chi non gira con la mascherina all’aperto, e poi c’è una notizia a proposito di Vicenza che pare che il paziente 0 fosse proprio un vicentino. Il paziente 0, portatore della variante Omicron, che lavora in Sud Africa ed è rientrato in famiglia. Questi vicentini che girano il mondo, una volta ci hanno portato il baccalà e adesso ci portano l’Omicron” ha detto Renzo Mazzaro.
Però posso aggiungere una cosa a discolpa di questo vicentino. Oggi sentivo che diceva che la Delta, è una variante devastante. Sembra che l’Omicron invece non lo sia. Quindi, tutto sommato, i vicentini oltre al baccalà continuano a portare cose un po’ meno cattive del solito insomma. Perché guarda che il baccalà non era piaciuto quando è stato portato ai veneziani. Ti ricordi la storia. I veneziani hanno detto che non se ne facevano nulla del pesce essiccato. Loro che avevano il pesce fresco. Quando è arrivata la peste però i veneziani si sono accorti che quello gli serviva.
“Ecco, vedi. La puzza sotto la naso a volte cade. Invece una fonte di provocazione in più è sicuramente quella degli aumenti. Qui le persone sono molto preoccupate; avrai sentito che dall’inizio dell’anno prossimo le bollette rincarano del 50%. Ho letto che ad esempio a Padova, per 18.000 pensionati l’aumento sarà invece di 9 euro. Direi che a fronte di questi fatti, non c’è solo malumore; ma c’è anche da spiegarsi i comportamenti dei sindacati che chiamano lo sciopero.
Speriamo che quel che c’è da parte del governo, leggo sempre l’impegno ad intervenire per 1 miliardo di euro, per calmierare gli aumenti delle bollette. Sempre a proposito di soldi spesi, in Veneto per il gioco d’azzardo spendiamo; perché la spesa è divisa fra tutti gli abitanti, spendiamo mediamente 1400 euro all’anno a testa.
Per gioco si intende slot machine, ma anche gratta e vinci, enalotto, bingo. In tutto, il Veneto gioca all’anno oltre 6 miliardi di euro. In cima a questa lista, come spesa pro capite, c’è la provincia di Rovigo. Una delle province dove il tenore di vita non è dei migliori. Questo significa che la propensione al gioco d’azzardo è maggiore dove i redditi sono più bassi.
Le persone stanno male, cercano di uscire dal loro stato di bisogno e cercano il jackpot che può cambiare la vita. Soltanto che a fronte di uno che magari vince; la massa perde. Se facciamo il saldo fra il giocato e gli incassi, la perdita divisa per tutti i veneti; produce 400 euro a testa. Anche io quindi che non ho mai giocato, perdo 400 euro” ha detto Renzo Mazzaro.
Belli questi fatti. Luca Zaia spesso dice ‘Noi diamo 20 miliardi di tasse l’anno al governo’ ; ma siccome sappiamo che dalle giocate ci guadagna il governo è un’ulteriore tassa che noi versiamo.
“Certamente. Una tassa cospicua che nasconde una realtà grave: quella dei giocatori patologici. Se io divido tra neonati e moribondi, tutto il giocato, nascondo le punte. Il giocatore patologico, che non può fare a meno di giocare con la slot machine; queste persone qua spendono un fracasso di denaro ma soprattutto poi vivono una situazione drammatica che io so solo immaginare. Situazione di chi non può fare a meno. Quando vinci vuoi ripetere. Se non vinci ti devi rifare e non esci più” ha detto Renzo Mazzaro.
Una dipendenza. Una dipendenza legata al fatto che uno è ottimista anche se patologico. Che pensa sempre di farcela la volta successiva.
“Tu vedi l’ottimismo; mi fa piacere. C’è una buona notizia ed è che nevica. E c’è subito la brutta notizia che c’è un sacco di gente che resta per strada perché nelle auto non ha installato le gomme antineve. Non si capisce perchè; è successo mercoledì”
Si capisce perché costa. Cambiare un treno di gomme costa.
“Si, e invece andare in montagna e bloccarsi lì con la famiglia e aspettare i pompieri; questo sarebbe un costo inferiore?”
Non per la collettività di sicuro.
“E per quelli in coda che non riescono a transitare, potrebbero passare ma c’è sempre qualche citrullo che non ha installato le gomme da neve”
Vedi che torniamo all’ottimismo. Torniamo all’ottimismo.
“Chi pensa di andare su da solo e di farcela. Andare su magari ci riesci; andare giù allora non ti soccorre più la capacità di guida, che non hai e meno che meno le ruote che non hai installato.”
È una scarsa cultura civile. Uno deve sapere che oltre a rischiare è poi un costo per la collettività. C’è poca coscienza civica sotto questo punto di vista, va detto.
“Da qualche parte penso che bisognerebbe che si invocasse qualche intervento coercitivo. Poiché pensi che le gomme da neve sono obbligatorie dal 15 novembre; oggi siamo il 10 dicembre. Vorrei finire con una notizia curiosa che riguarda gli animali. Ho letto che a Mestre una signora con la figlia è rimasta prigioniera nel suo appartamento per colpa del rottweiler che voleva azzannarla.”
Perché aveva dolori lancinanti. Soffriva molto.
“Vabbè un cane che soffre molto. Vai a soffrire nel tuo angolino. Se vuoi bene al tuo padrone, cosa c’entra lui.”
È il problema della convivenza con gli animali.
“Ma tutti gli animali che soffrono mica aggrediscono i padroni. Non mi risulta almeno.”
Lui aveva un carattere particolare.
“L’altra notizia riguarda i cinghiali dei colli euganei. Come sappiamo sono troppi. Bisogna abbatterli, pare che ne abbattano 2000. Lo fanno con i fucili e anche però con l’arco e le frecce. Arco e frecce non le usano vicino alle abitazioni perchè hanno paura di creare problemi alle persone.”
Questa è una crudeltà. Potrebbero sparare delle siringhe col sonnifero, non lo so.
“Dipende da chi prende la mira, questo volevo dire. Saluto come sempre il nostro inossidabile presidente del Veneto Luca Zaia, se si fa chiamare presidente e non governatore. Saluto tutti gli ascoltatori di TeleVenezia” ha detto Renzo Mazzaro.