Questa settimana la riflessione di Renzo Mazzaro si incentra sul tema giovani e lavoro prendendo in analisi le varie offerte che spesso vengono rifiutate a causa di trasferte o dei contratti oscuri proposti.
Imprenditore veneto: proposti 2000 euro, ma non trova operai
“Ha fatto il giro di Italia la notizia, riferita qualche giorno fa dal Gazzettino, di un imprenditore della provincia di Venezia che non trova operai anche se è disposto a pagarli 2000 euro al mese. Non li trova perchè non sono loro disponibili a fare le trasferte in giro per l’Italia, ma vitto e alloggio sarebbero pagati.
Non è la prima volta che succede. Tempo fa ho letto dei fatti analoghi accaduti in provincia di Vicenza a Schio, per la precisione, oppure in provincia di Treviso, a Paese. Sempre ditte edili e sempre la motivazione delle trasferte”.
Una situazione complessa: giovani che non vogliono sporcarsi le mani e contratti oscuri
“E’ chiaro che i giovani non veneti non vogliono che il lavoro diventi totalizzante,non vogliono che invada tutta la loro vita, vogliono del tempo a disposizione. Ne consegue che lo stipendio non è la loro prima esigenza, dunque c’è qualcuno alle loro spalle che in qualche modo li foraggia: sarà la famiglia, ‘magari è il Reddito di Cittadinanza’ dicono in molti e giù a polemizzare su questo punto.
Non che non ci siano dei motivi per non farlo, ma non sempre, non tutto è così, c’è un retro della medaglia. C’è chi è andato a curiosare e a scandagliarlo trovando che non tutto quadra nelle dichiarazioni degli imprenditori. Per esempio i contratti che preferiscono sono quelli dei metalmeccanici e non degli edili dove avrebbero costi superiori del 20%. Oppure queste ditte che lavorano nei ponteggi dovrebbero avere operai specializzati, mentre gli operai sono formati lì per lì.
Insomma, non tutto è come viene raccontato. Però è anche innegabile che non ci sia da parte dei nostri giovani tanta disponibilità al lavoro usurante, direi che non c’è anzi nessuna propensione allo spirito di sacrificio, non è che si vede tanta disponibilità in giro sotto questo profilo, persino nello sport.
Renzo Mazzaro racconta il caso del Valdastico
Qui c’è un caso interessantissimo che sta capitando in provincia di Vicenza dove c’è una squadra di calcio, il Valdastico, che è una squadra di diversi comuni che militava in seconda categoria ed è stato retrocesso in terza alla fine dello scorso Campionato. Ben sedici giocatori se ne sono andati e l’allenatore è rimasto da solo, anzi no, con un giocatore di colore. Questo gli ha detto: “Perchè non vieni a vedere dove giochiamo noi?”, dove giocano tra di loro lui e altri connazionali. Affittano un campo di calcio settimanalmente o a Schio o a Tiene. L’allenatore è andato a vederli e sono bravi. Li ha seguiti per diversi giorni, li ha reclutati, ha messo su una squadra e adesso milita in terza categoria. Il Valdastico vince, i giornali scrivono “undici leoni d’Africa”. Ecco qui chi prende i posti che gli italiani non vogliono.
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